Lazio, dopo l’addio la frecciata è velenosissima: arriva l’annuncio

Il direttore sportivo della Lazio Tare, al lavoro per soddisfare le richieste  del tecnico Sarri, ha ricevuto una frecciata inaspettata.

Il quinto posto ha rappresentato soltanto il primo passo per la Lazio che, nella prossima stagione, proverà a piazzarsi in zona Champions League. Una crescita che, per il tecnico Maurizio Sarri, dovrà passare attraverso l’acquisto di almeno 6 o 7 nuovi elementi che consentano alla squadra di fare un salto di qualità e diventare più competitiva ad alti livelli.

Lazio, Tare e Lotito osservano
Igli Tare e Claudio Lotito (Ansa)

Il primo rinforzo è già arrivato: si tratta di Marcos Antonio, ingaggiato dallo Shakhtar Donetsk per una cifra vicina ai 9 milioni. Il brasiliano classe 2000, nella rosa biancoceleste, andrà a prendere il posto di Lucas Leiva al quale la società ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno. Ma non finirà qua. Nel mirino ora ci sono Alessio Romagnoli (che a partire dal primo luglio potrà firmare a parametro zero con un’altra squadra) e Nicolò Casale, tra le principali rivelazioni del campionato.

Restando in casa Verona, piacciono pure Ivan Ilic e Giovanni Simeone destinati entrambi a lasciare la città scaligera. In avanti, invece, il preferito per il ruolo di vice-Immobile è Francesco Caputo reduce da una buona stagione con la maglia della Sampdoria (11 gol e 7 assist). Si preannuncia quindi un’estate quanto mai intensa per il direttore sportivo Igli Tare finito oggi a sorpresa, insieme al presidente Claudio Lotito, nel mirino di Senad Lulic.

Lulic in campo
Senad Lulic (Ansa)

Lazio, Lulic attacca il club: le parole dell’ex capitano

L’ex capitano, a poco meno di un anno dal suo addio alla Lazio avvenuto a luglio 2021, è tornato a parlare ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ criticando il suo vecchio club per il trattamento ricevuto. “È mancata chiarezza. Avrei continuato volentieri, 5 minuti dopo 10 anni potevano trovarsi. Invece sono partito per le vacanze e in vacanza sono rimasto”.

Una ferita che continua a fare male al bosniaco, che nella sua esperienza nella capitale ha totalizzato  371 apparizioni “condite” da 34 gol e 49 assist. “Potevano dirmi “Hysaj è più forte, non ci servi più”. Hanno ringiovanito, sì. Poi è arrivato Pedro nella squadra più vecchia della A”. L’amore nei confronti della squadra, in ogni caso, è rimasto inalterato: “La Lazio e i suoi tifosi sono dentro di me”.