La Serie A ha vissuto una 34ma giornata davvero molto particolare: nessun anticipo al sabato per i funerali di Papa Francesco, il rinvio di Atalanta-Lecce in programma venerdì e poi disputata ieri per la scomparsa del fisioterapista dei salentini
La Serie A in una 34ma giornata davvero anomala per come si è sviluppata non ha nascosto colpi di scena, anzi. L’Inter è caduta ancora, incassando la seconda sconfitta consecutiva in campionato, terza compreso la Coppa Italia mentre il Napoli vola in solitaria in testa. Si infiamma la lotta per lo scudetto.
Le flebili speranze di Champions attaccate a questa gara decisiva che il Milan non sbaglia. Ko Jovic all’ultimo secondo, gioca Abraham ma è Pulisic al 5′ ad aprire le marcature. In pieno recupero, poi, al 96′ si sblocca Santiago Gimenez. Nel mezzo una rete annullata a Yeboah per l’1-1 molto contestata da Eusebio Di Francesco.
Mancava solo l’aritmetica arrivata in questa giornata. Il Como rivelazione della Serie A disputerà la massima serie anche nel prossimo torneo. Per superare il Genoa è bastato il gol di Strefezza al 59′.
Era la gara più attesa. I nerazzurri a caccia di riscatto dopo le due sconfitte tra campionato e coppa ma con il pensiero a Barcellona, la Roma per alimentare il sogno Champions. Ebbene, all’11’ i nerazzurri perdono Pavard per infortunio poi è un dominio Roma concretizzato al 22′ con il diagonale di Soulé.
La Roma avrebbe almeno tre palle gol nitide per chiudere la pratica ma le spreca tutte. Nel finale polemiche per un possibile rigore non fischiato all’Inter per fallo su Bisseck.
Il derby toscano se l’aggiudica la Fiorentina che orfana di Kean prosegue la sua corsa verso la Champions. Al 7′ Adli apre le marcature poi il centrocampista ex Milan serve a Mandragora il pallone del 2-0 che l’ex Toro realizza con una superba rovesciata (25′).
Nel secondo tempo, al 57′ accorcia le distanze l’Empoli con Fazzini ma non basta. Biancazzurri penultimi con 25 punti.
Dopo la sconfitta contro il Parma serviva una reazione e questa c’è stata contro il Monza ultimo e con un piede e mezzo in B. All’11’ apre le marcature Nico Gonzalez su assist di Veiga poi il raddoppio di Kolo Muani al 33′ che si sblocca dopo oltre due mesi. Nel finale di tempo rosso diretto per Yildiz autore di una gomitata violenta.
La gara che non doveva essere disputata finisce 1-1, con Retegui che entra dalla panchina e risponde su rigore al 69′ al rigore trasformato nel primo tempo da Karlsson (29′). Lecce in campo con una maglia bianca senza loghi né sponsor in protesta con la Lega Calcio per non aver concesso il rinvio in settimana dopo la scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita.
La grande occasione per il Napoli dopo il tracollo dell’Inter. Gli azzurri hanno la possibilità di issarsi in testa alla classifica in solitaria e la sfruttano appieno. Il Napoli parte meglio, attacca, ed al 7′ apre le marcature con un gran colpo di testa di McTominay, letale su cross di Anguissa.
Al 41′ è ancora lo scozzese protagonista, stavolta di piede, su cross di Politano. E nella ripresa traversa per Billing a sugellare la vittoria ed il primo posto in solitaria a +3 sull’Inter.
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