Sembrava il colpo perfetto, ora rischia di essere un addio silenzioso. Dalla Spagna una possibilità per Dovbyk e per una Roma che vuole ripartire senza rimpianti
Certe scelte, a un certo punto, ti guardano dritte negli occhi. E la Roma, oggi, è arrivata esattamente lì: davanti a una decisione che nessuno aveva messo in conto pochi mesi fa, quando si festeggiava l’arrivo di un bomber da copertina, accolto come un mezzo colpo di mercato.
Non è mai stato semplice adattarsi a Trigoria, e per Artem Dovbyk le cose si sono messe subito in salita. Non tanto per i numeri, che pure non sono da crack, quanto per quella sensazione di un’intesa mai davvero sbocciata. A tratti promettente, molto più spesso sfuggente. E la sfida di San Siro, dove hanno reso tutti alla grande e lui un po’ meno, è proprio l’emblema della sua stagione.
Quando si investono 30 milioni e mezzo di euro più bonus su un attaccante, è normale che le aspettative schizzino alle stelle.
Invece, la stagione ha raccontato un’altra storia. Una storia fatta di gol a corrente alternata, di prestazioni spesso opache, di quelle pagelle grigie che a leggerle fanno quasi male. Non un fallimento, intendiamoci. Ma neppure il tipo di impatto che ti fa gridare al miracolo.
Ora il club si trova davanti a un bivio. Tenere duro, sperando che il secondo anno sia quello buono, oppure trovare una soluzione che eviti di mandare all’aria un investimento così importante.
A tendere una mano alla Roma potrebbe essere proprio quella Spagna che aveva lanciato Dovbyk tra i grandi. Chi ha buona memoria, infatti, ricorderà che l’attaccante ucraino era stato capocannoniere della Liga con il Girona, lasciando un ricordo che evidentemente non si è sbiadito.
Secondo le informazioni che filtrano, proprio dalla penisola iberica starebbe maturando l’idea di riportarlo “a casa”, là dove un anno fa vinceva il titolo di Pichichi con 24 reti. Il Girona, in particolare, starebbe pensando di riprendersi il suo vecchio gioiello. Ma non sarebbe l’unica pista: anche altre squadre della Liga, che avevano fatto timidi tentativi dodici mesi fa, potrebbero rimettersi in corsa.
La richiesta della Roma? Chiara e senza compromessi: almeno 30 milioni di euro. Sotto quella cifra non si siede neanche al tavolo. Non si tratta solo di una questione di principio, ma anche di bilancio: perdere su Dovbyk, adesso, sarebbe una ferita troppo dolorosa da rimarginare.
Ma anche per un altro motivo: magari la Roma crede ancora in Dovbyk e sa che in una stagione diversa, con una squadra che ne esalti le caratteristiche, potrebbe davvero fare ciò per cui era stato comprato. Quindi piuttosto che svenderlo potrebbe aver senso dargli un’altra chance e capire cosa succederà.
Ecco perché, se qualcuno arriverà davvero con l’offerta giusta, la Roma sarà pronta a voltare pagina. Altrimenti, sarà il momento di rimboccarsi le maniche e ripartire, magari cercando un sistema di gioco più adatto a valorizzarlo, piuttosto che abbandonarlo al suo destino.
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