Milan, scenario a sorpresa per ds e allenatore: impensabile un mese fa

A volte basta una Coppa snobbata per cambiare tutto. Il Milan riscrive il suo destino in silenzio, tra vittorie pesanti e scelte inattese. Il futuro rossonero riparte da basi più solide

Sergio Conceiçao, allenatore del Milan
Milan, scenario a sorpresa per ds e allenatore: impensabile un mese fa (AnsaFoto) – serieanews.com

Alcune stagioni si decidono su un dettaglio. Un gol in più, una parata salvifica, un trofeo che di solito conta il giusto ma che, stavolta, cambia il senso di tutto.

Per il Milan, la Coppa Italia è diventata proprio questo: il filo sottile tra una stagione archiviata in fretta e una da raccontare senza troppe scuse.

Se lo avessero detto a inizio primavera, in pochi ci avrebbero creduto. Eppure, oggi si può dire che sollevare quel trofeo, snobbato da anni come una coppa di consolazione, può cambiare totalmente la percezione di una squadra che sembrava aver letteralmente toccato il fondo. E vincerla insieme alla Supercoppa italiana, per giunta con le stesse dinamiche, vale tanto oro quanto pesa.

Arrivare in finale non ha solo salvato la stagione dal punto di vista emotivo. Il Milan si è messo nella posizione ideale per garantirsi l’accesso diretto all’Europa League, senza calcoli complicati o speranze appese agli incastri di classifica. A Milano, e non solo a Bologna, il risultato della Coppa di Lega cambia le prospettive: è l’aria che si respira, la narrativa che si costruisce, a fare la differenza.

E non parliamo di un percorso banale. Come dicevamo i rossoneri sono arrivati in finale facendo risultato in tutti e 5 i derby stagionali, compreso il doppio confronto di campionato e quello in Supercoppa. Un conto è vincere. Un altro è farlo così, nei derby che spostano equilibri, umori, valutazioni. Ed è proprio qui che la percezione del lavoro di Sergio Conceiçao ha iniziato a cambiare.

Milan, Moncada dà uno spunto: e se (per ora) non cambiasse nulla?

Fino a un mese fa sembrava al capolinea. Bastava sfogliare i giornali o dare un’occhiata ai social: il nome di Conceiçao viaggiava a un passo dall’esonero, tanto che a un certo punto si parlava seriamente di affidare la panchina a qualcuno delle giovanili, giusto per traghettare la stagione fino alla fine.

Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada
Milan, Moncada dà uno spunto: e se (per ora) non cambiasse nulla? (AnsaFoto) – serieanews.com

Poi, senza grandi proclami, tutto ha iniziato a girare in un altro modo. Vittorie, prestazioni solide, una squadra che ha ritrovato un’identità. Non serve essere strateghi della comunicazione per capire che, da qualche settimana, anche dentro il club la linea è cambiata.

Le dichiarazioni di Geoffrey Moncada a Venezia sono lì da ascoltare con attenzione. Poche parole, misurate, quasi sussurrate. Ma chi sa leggere tra le righe ha colto il senso: l’allenatore potrebbe restare. E non per mancanza di alternative, come spesso capita, ma per reale convinzione.

Nello stesso discorso, Moncada ha lasciato cadere un altro messaggio importante. Sul futuro direttore sportivo del Milan, la musica è cambiata. Tanti nomi sono rimbalzati nei mesi scorsi – da Paratici a Tony D’Amico, per dirne due – ma nessuno ha davvero preso quota.

Il motivo? Semplice: la dirigenza attuale sta funzionando. “Pensiamo ad un DS per sviluppare il club, per fare un altro step. Ma abbiamo una struttura ed un’organizzazione che è già importante”, ha detto Moncada, sottintendendo che il Milan può permettersi di andare avanti senza fretta. Se arriverà un nuovo ds, bene. Ma se non sarà immediato, pazienza.

Nel frattempo, a gestire il mercato estivo potrebbero essere proprio gli uomini già presenti, senza drammi né rivoluzioni. Una normalità che, pochi mesi fa, sembrava fuori portata.

In fondo, un mese fa sembrava che al Milan dovessero cambiare pure i muri di Milanello. Oggi, grazie a un percorso solido e a una serie di partite vinte con la testa prima che coi piedi, la storia si sta riscrivendo. In silenzio, senza fuochi d’artificio. Come succede quando si riparte davvero.

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