Inter 2010 vs Inter 2025, le due “squadre B” a confronto: qual è più forte?

Si fa presto a dire Triplete: per vincere tutto non ci vuole una squadra, ce ne vogliono due. Confrontiamo la squadra B di quest’anno con quella del 2010

Jose Mourinho e Simone Inzaghi
Inter 2010 vs Inter 2025, ecco le due “squadre B”: qual è più forte? (Foto: Ansa) – serieanews.com

La sconfitta nel derby di Coppa Italia contro il Milan non è stata soltanto una brutta umiliazione subita dall’Inter in una sfida sentita come una stracittadina, ma è stata anche la pietra tombale su quello che era diventato il nuovo mantra stagionale: Triplete. Una parola che ai tifosi nerazzurri evoca i ricordi più belli del mondo, ma che quest’anno purtroppo dovrà essere rimandato.

E lì si aprono i processi: cosa è andato storto? L’Inter non è stata in grado di arrivare in fondo per errori del suo allenatore o semplicemente perché la rosa non era all’altezza di andare avanti in tutte le competizioni?

Per capirlo abbiamo provato a fare un gioco: confrontare non le due squadre titolari ma le due “squadre B”, quelle delle riserve. Perché se è vero che i campioni fanno vincere le partite, è altrettanto vero che le panchine fanno vincere i trofei. Specialmente tre insieme.

Le due squadre titolari: che fatica scegliere gli 11 di Mou!

Prima di perderci tra rincalzi e alternative di lusso, bisognava stabilire le gerarchie principali. E qui il lavoro non è stato molto difficile per quanto riguarda i ragazzi di Inzaghi, un po’ più complicato per quanto riguarda Josè Mourinho che di “titolarissimi” ne aveva 13 o anche 14. Non è stato facile togliere Stankovic e Chivu, ad esempio, ma da qualche parte bisognava pur iniziare.

L’Inter 2010 in linea di massima aveva in campo Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel e Zanetti dietro; Thiago Motta e Cambiasso in mediana; Sneijder a disegnare calcio, Pandev ed Eto’o a sacrificarsi sugli esterni e Diego Milito a decidere il destino delle partite.
Una squadra scolpita nella memoria, con gente come Chivu, Stankovic e Thiago Motta ad alternarsi nei momenti chiave.

L’Inter 2025, invece, parte da Sommer in porta, Pavard-Acerbi-Bastoni dietro, Dumfries e Dimarco larghi, Calhanoglu regista con Barella e Mkhitaryan mezzali, e davanti la coppia delle meraviglie Lautaro-Thuram. Una squadra rodata, matura, che ha saputo costruirsi nel tempo senza perdersi per strada. Anzi, migliorando stagione dopo stagione.

Le “squadre B” del 2010 e del 2025: qual è più forte?

Ma arriviamo al punto. Chi vince la sfida delle seconde linee? L’ha chiesto anche sui social una popolare pagina FB e la risposta non sono state esattamente univoche. Vero, l’Inter 2010 poteva permettersi di cambiare mezza difesa inserendo Toldo, Santon, Materazzi, Córdoba e Chivu. A centrocampo giravano Mariga, Muntari e Stankovic, mentre davanti c’erano Balotelli, Arnautovic e Quaresma.

Inter B 2010 vs 2025
Le “squadre B” del 2010 e del 2025: qual è più forte?  – serieanews.com

Una panchina esperta, muscolare, fatta di uomini da battaglia. Certo, qualche panchinaro di lusso (vedi Quaresma) si rivelò più un’incognita che una certezza. Ma nell’insieme, Mourinho sapeva che al momento giusto poteva pescare senza rimpianti.

L’Inter 2025 risponde con una “squadra B” che presa nei singoli non è davvero niente male: Martinez in porta, Bisseck, De Vrij e Carlos Augusto dietro, Darmian e Zalewski sugli esterni, Frattesi, Asllani e Zielinski in mezzo, Arnautovic e Taremi davanti. Qui cambia tutto: non solo alternative, ma alternative di qualità. Un mix di freschezza e malizia, fisicità e tecnica. Più modernità, meno romanticismo.

E proprio questo ha acceso la discussione tra i tifosi: meglio la profondità esperta del 2010 o l’arsenale moderno del 2025? Il Triplete insegna che senza ricambi veri, la coperta si accorcia nei momenti caldi. Quest’anno, l’Inter sembrava aver cucito la sua coperta su misura. Ma poi qualcosa è andato storto.

Alla fine, la risposta non sta nei confronti uno contro uno, né nelle statistiche. Sta in fondo al calendario, tra un maggio e un giugno pieni di speranza. Una rosa è davvero da Triplete quando anche il dodicesimo uomo, e il tredicesimo, e il quattordicesimo, possono diventare eroi senza preavviso.

Allora, dopo questo confronto ci resta una domanda: è davvero la squadra B di quest’anno che non era all’altezza o si è sbagliato qualcosa nell’approccio al sogno Triplete? La domanda se la sono fatta anche diversi tifosi. La risposta, naturalmente, cambia a seconda dell’interlocutore. Del resto si sa: il calcio è bello perché è vario!

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