Milan, ora è davvero un caos: la trattativa con Tare si blocca, il colpo di scena è davvero clamoroso, ecco cosa sta accadendo
Il Milan è arrivato a un bivio. Dopo un periodo gestito senza una figura tecnica forte come quella del direttore sportivo, dalle parti di Casa Milan si è capito che questa soluzione non è più sostenibile. Le difficoltà emerse nella seconda parte della stagione, tra infortuni mal gestiti e un mercato invernale interlocutorio, hanno convinto Giorgio Furlani a cambiare strategia.
Il primo nome individuato per ripartire era quello di Fabio Paratici, che però non ha mai davvero preso quota, anche per via di alcune situazioni legate al suo recente passato con la Juventus e l’esperienza inglese. La trattativa è saltata, e da lì si è riaperta la caccia.
Negli ultimi giorni si era fatto insistente il nome di Igli Tare, ex ds della Lazio, che conosce benissimo la Serie A e ha un curriculum di tutto rispetto, fatto di intuizioni e colpi a basso costo. L’albanese è un profilo che piace a Zlatan Ibrahimović, uno che nel nuovo assetto societario rossonero ha un peso sempre più rilevante.
I colloqui tra lui e Furlani ci sono stati e non sono stati pochi. Si è parlato a lungo, si sono valutati scenari e margini di manovra. Ma manca ancora qualcosa. Il matrimonio, al momento, non s’ha da fare. E non è detto che si faccia, almeno non a stretto giro.
Secondo quanto filtra da ambienti vicini alla dirigenza rossonera, l’intenzione è quella di non affrettare scelte. Per questo la pista Tare si è raffreddata. C’è infatti una figura che stuzzica molto di più Furlani, anche se al momento è impegnata altrove: Tony D’Amico, attuale ds dell’Atalanta.
Il lavoro fatto a Verona prima e a Bergamo poi parla per lui. D’Amico è giovane ma esperto, moderno ma concreto. E soprattutto, è ancora pienamente operativo in un club che ambisce a chiudere la stagione in alto. L’idea è quella di aspettare. Una strategia rischiosa, certo, perché potrebbe significare perdere altri nomi. Ma forse necessaria, se l’obiettivo è quello di individuare davvero il profilo perfetto.
Ma non è detto che il prossimo ds del Milan venga dalla Serie A. Se i profili italiani non convincono fino in fondo, allora tanto vale guardare anche oltre confine. E infatti negli ultimi giorni si è iniziato a parlare di contatti esplorativi anche con dirigenti esteri. Uno dei nomi che circola con insistenza è quello di Markus Krösche, 44 anni, attuale responsabile dell’area tecnica dell’Eintracht Francoforte.
Con un occhio sempre attento ai bilanci e una buona esperienza anche in campo internazionale, potrebbe essere una soluzione interessante per aprire un nuovo corso. Furlani e il board di RedBird vogliono evitare errori: stavolta il casting sarà lungo, ma l’obiettivo è quello di fare centro. Meglio prendersi qualche settimana in più che trovarsi di nuovo a cambiare tutto tra un anno.
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