Con la pressione di una Champions da conquistare, la Juventus prepara scelte forti. E in estate, se va via Vlahovic, potrebbe arrivare un colpo da sogno
Ci sono partite che sembrano scritte in anticipo, già archiviate nel cassetto delle formalità. Poi, però, arriva il campo a ricordarti che niente, soprattutto in certi momenti, è scontato.
Juventus-Monza è una di quelle sfide in cui il peso della classifica vale più di qualsiasi pronostico. L’ultima in classifica contro una squadra che si gioca l’accesso alla Champions. Facile? Sulla carta, sì. Ma con la Juve di quest’anno meglio non fidarsi.
Il cerchio si sta chiudendo, e il margine per sbagliare si è ridotto al lumicino. Mancano poche giornate, e ogni punto pesa come un macigno nella corsa europea. Basta poco per mandare all’aria mesi di fatica. E perdere contro chi ormai ha più la testa al prossimo campionato che a questo, sarebbe un suicidio sportivo bello e buono. Soprattutto considerando che là davanti corrono tutti.
La verità è che questa qualificazione alla Champions League vale davvero tanto oro quanto pesa. Non è solo una questione d’orgoglio. È un pezzo di futuro. Senza quei soldi, senza quell’eco internazionale, la Juventus rischia di dover riscrivere i suoi piani in modo molto meno ambizioso di quanto sperato. E quando parliamo di piani, parliamo anche di mercato.
Già oggi si intravede una strada tracciata: o si entra in Champions, o si comincia a vendere pezzi pregiati per tappare i buchi. Perché non si può continuare a galleggiare con la coperta troppo corta. E uno dei primi nomi sulla lista dei sacrificabili, al di là del piazzamento in campionato, è quello di Dusan Vlahovic.
Il serbo è fermo al palo da febbraio. Un digiuno pesante, che non aiuta certo la sua posizione. Anche perché il contratto parla chiaro: scadenza 2026, stipendio da 12 milioni lordi. Una zavorra difficile da portare se non si nuota nelle acque dorate della Champions. E allora tanto vale provare a piazzarlo finché si può ancora spuntare una cifra decente.
Juve, l’idea che fa sognare: via Vlahovic, dentro Darwin Nunez
A quel punto, liberato lo spazio salariale (e magari anche incassato qualcosa di più del disastro che si prevede), si potrebbe finalmente pensare in grande. E qui arriva la parte interessante. Perché c’è un nome che, messo lì sul tavolo, fa brillare gli occhi anche ai più scettici.
Darwin Núñez. Ecco il nome che potrebbe accendere l’estate bianconera. L’uruguaiano del Liverpool è in uscita, dopo una stagione da dimenticare. Lì non ha più spazio: Arne Slot lo ha relegato al ruolo di riserva e ha già fatto capire che punterà su altri profili. E per il Liverpool, recuperare almeno una parte dei 75 milioni spesi nel 2022 sarebbe già qualcosa.
Certo, il prezzo resta alto: si parla di almeno 50 milioni. Ma l’ingaggio, sotto i 5 milioni netti, sarebbe assolutamente gestibile per la Juve. Un investimento importante, sì. Ma uno di quelli che possono davvero cambiare la faccia di una squadra.
Tutto questo, però, è ancora lontano. Perché prima di sognare Núñez o chiunque altro, bisogna pensare al Monza. Vincere, convincere e blindare quel quarto posto che, mai come quest’anno, vale oro.
Solo allora si potrà pensare di salutare Vlahovic senza troppi rimpianti e di accogliere un pezzo da novanta con la voglia di spaccare il mondo. Perché alla fine, nel calcio come nella vita, il futuro lo costruisci un passo alla volta. E adesso, per la Juve, è il momento di non inciampare.