Moise Kean deve restare alla Fiorentina, perché la scelta di non lasciare i Viola potrebbe giovare alla sua carriera anche in vista del prossimo Mondiale
Lasciare la Fiorentina rappresenterebbe un gravissimo errore da parte di Moise Kean. L’attaccante italiano sta vivendo la stagione della rinascita, la migliore della sua carriera con più di 20 gol in quasi 40 partite disputate. Una media impressionante, che sta trascinando i Viola anche in una lotta Champions inaspettata all’inizio della stagione.
Come inaspettato era il rendimento di Moise in estate. In pochissimi si sarebbero mai immaginati di veder segnare così tanto un attaccante reduce da 0 e ripetiamo 0 gol nell’annata precedente. Difficile, se non impossibile, ricordare di un calciatore passato da 0 a 20 (e più ndr) a distanza di pochi mesi tra una stagione e l’altra. Eppure Kean c’è riuscito, quando tutti pensavano che quei 18 milioni pagati alla Juventus fossero eccessivi.
Dopo un’annata di questo tipo, a prescindere da quale sarà il piazzamento finale dei Viola, Kean non deve lasciare Firenze. Nel suo contratto è presente una clausola rescissoria di 52 milioni di euro valida per la prima parte di luglio, ma se il giocatore scegliesse di restare alla Fiorentina, potrebbe accomodarsi con il club e trovare un rinnovo immediato che elimini tale cavillo dal contratto.
Ma perché Kean farebbe bene a rimanere a Firenze almeno un altro anno? Semplice, perché deve trovare continuità. Deve confermare che la stagione attuale non è un exploit casuale, ma il punto di partenza di una seconda parte di carriera brillante. Perché può mostrare gratitudine a chi ha creduto in lui quando nessuno lo avrebbe fatto e perché a Firenze è un re.
Titolare indiscusso dell’attacco, senza eccessive pressioni, con il gioco della squadra che ruota intorno alla sua figura. Tutti lo amano e se confermasse una stagione con queste cifre, potrebbe pretendere chiamate da qualsiasi top club. Inoltre, in un contesto simile, dove si sa anche divertire fuori dal campo, potrebbe ottenere molto più facilmente la chiamata da parte della Nazionale italiana per il Mondiale.
Cambiare club rischia di porlo nella situazione di dover dividere il posto con un altro centravanti. Combattere nuovamente per avere fiducia, rischiare di non trovare una squadra che lo metta nelle condizioni di segnare e rischiare di ricevere pressioni troppo grosse che lo limiterebbero. Kean deve quindi rimanere alla Fiorentina, almeno un altro anno ancora, poi il futuro gli aprirà altre porte.
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