La Juventus accelera per Sandro Tonali: Giuntoli punta ad inserire due bianconeri come contropartite. Il Newcastle apre a valutazioni, per i bianconeri sarebbe un doppio affare
C’è qualcosa di profondamente simbolico nei ritorni. Soprattutto quando il ritorno riguarda uno come Sandro Tonali, che da sempre porta addosso quell’etichetta un po’ ingombrante di “predestinato”. Per alcuni è un peso, per altri un’ispirazione. Per lui, probabilmente, un promemoria costante: ricordati chi sei, ricordati da dove vieni.
Ecco, nel suo caso si viene da Lodi, ma anche da un’idea di calcio semplice e autentica, che al tempo stesso non fa sconti. Due anni fa fu l’acquisto italiano più costoso di sempre in Premier League: 59 milioni più bonus. Poi la squalifica, il silenzio, il lavoro in ombra. Ora il rientro. E, tra le righe, un segnale forte: non ha dimenticato come si gioca a pallone.
Dall’altra parte c’è la Juventus, che non ha solo bisogno di buoni calciatori, ma di veri riferimenti. E chi ha visto giocare Tonali quando era al Milan lo sa bene: non è un fuoriclasse alla Zidane, ma è uno di quelli che ti sposta gli equilibri senza bisogno di finte o veroniche. Fa quello che serve, quando serve. A Torino, sarebbe perfetto.
Il punto è che Giuntoli, che non ama le luci della ribalta ma lavora con chirurgica pazienza, ha fiutato un’occasione doppia. Perché Tonali non è in vendita, certo, ma non è nemmeno più intoccabile. Il Newcastle, tra problemi finanziari e organico da sfoltire, potrebbe mettersi al tavolo. E a quel tavolo, la Juve si siede con due piatti pieni, che però a Torino sono diventati di troppo.
Tonali alla Juventus: Giuntoli prova a piazzare Vlahovic e Douglas Luiz
Quelli che potrebbero entrare nell’affare sono nomi che accendono le discussioni al bar e sui social, ma per motivi molto diversi rispetto a un anno fa.
Il primo, Douglas Luiz, era arrivato con aspettative enormi. Sembrava la mezzala perfetta per dare qualità al centrocampo. Invece è incappato in una stagione da flop assoluto, fra infortuni vari e una scarsa intesa (eufemismo) con Thiago Motta. Era semplicemente fuori contesto, ma in Premier League ha lasciato un gran ricordo ed ha ancora mercato.
Il secondo, Vlahovic, è un altro discorso ancora. Potenzialmente devastante, ma spesso prigioniero del suo stesso ruolo. A Torino si è parlato più del suo ingaggio che dei suoi gol, e quando succede questo, di solito, si comincia a pensare che sia finita. Lui per primo, probabilmente.
Ora, immaginare entrambi spediti in Premier (con conguaglio) per arrivare a Tonali non è fantamercato. È strategia. È quella classica mossa che risolve tre problemi in uno: liberare spazio in rosa, abbassare il monte ingaggi e, soprattutto, portarsi a casa un centrocampista che migliora subito la squadra.
Senza bisogno di ambientamento, senza rischi. Uno che conosce la Serie A, che sa cosa vuol dire avere pressione, che non si spaventa se deve prendersi la squadra sulle spalle. Un affare, sì, ma sia in entrata che in uscita.