Il Real Madrid ora anticipa i tempi: con Ancelotti verso l’addio, Xabi Alonso potrebbe arrivare prima ma soprattutto potrebbe nascere un’idea mai vista prima nella storia del calciomercato
L’aria, al Bernabéu, non è mai davvero leggera. Nemmeno quando vinci. Figurarsi quando perdi. L’uscita dalla Champions, per com’è maturata, ha lasciato più di qualche scoria. Non tanto per la sconfitta in sé, quanto per la sensazione che qualcosa si sia spento, improvvisamente, dopo anni a giri altissimi. Una lampadina che si affievolisce, anche se la corrente ancora passa.
A Madrid le stagioni non si giudicano mai con la pazienza. O le vinci, o hai sbagliato. Punto. E allora, in questo clima dove ogni dettaglio è un indizio, una voce, una decisione già presa, si sta materializzando qualcosa che era nell’aria da mesi: la fine dell’era Ancelotti.
Il tecnico italiano lo aveva capito per tempo. Volti, silenzi, dinamiche che cambiano. Il suo Real ha vinto tanto, ma la sensazione è che lo abbiano già mentalmente accompagnato alla porta. Lo avrebbero fatto comunque, magari con i fiori e i flash delle coppe in mano. Ora, invece, rischiano di farlo senza cerimonie. Un campionato quasi andato, una Champions svanita in malo modo: il conto è salato.
Non che Ancelotti resti disoccupato a lungo, eh. Il Brasile è lì, che lo aspetta con un sorriso largo così, e anche in Italia – tra Milano e Roma – c’è chi lo riceverebbe a braccia più che aperte. Ma mentre lui valuta se sognare ancora in verdeoro o tornare ai colori di casa, a Madrid il treno non aspetta. Anzi, ha già cambiato stazione.
E qui si apre un altro capitolo. Perché se il futuro di Ancelotti è ancora in bozza, quello del Real Madrid è già a buon punto. C’è un nome che circola senza più bisogno di sussurri: quello di Xabi Alonso. Sì, proprio lui. Quello che ha riportato entusiasmo, organizzazione e – soprattutto – risultati in una piazza che aveva dimenticato come si vince.
La sua avventura in Germania si chiuderà a fine stagione, e sarà allora che lo vedremo sedersi su quella panchina pesante, bianca e dorata, per iniziare un nuovo ciclo. Magari già da metà giugno, quando scatterà il nuovo Mondiale per Club, che il Real non vuole vivere da spettatore. E anzi vuole approfittare alla grande della finestra di mercato dedicata, prevista dall’1 al 10 giugno.
Ed è proprio da lì che parte una rivoluzione silenziosa. O meglio: una novità assoluta, mai vista prima. In una finestra di mercato cucita su misura per chi partecipa al Mondiale, il Real Madrid ha deciso di rompere le regole non scritte. C’è un colpo in canna, già praticamente definito: Alexander-Arnold dal Liverpool, a parametro zero. Solo che zero non sarà.
Perché i blancos hanno un piano: portarlo a Madrid già da inizio giugno, versando un piccolo conguaglio agli inglesi. Una cifra ridicola rispetto al valore del giocatore, ma utile per accorciare i tempi e schierarlo nella nuova competizione. Una specie di “acquisto anticipato”, meno di un mese prima della naturale scadenza del contratto. Una mossa che, a memoria, non ha precedenti ufficiali.
Il calcio che conoscevamo si sta trasformando. A Madrid non stanno aspettando il cambiamento. Lo stanno guidando.
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