Juve, serve il 9 ma anche il suo vice: sfida ad Inter e Milan

La Juve è a un bivio: trovare un bomber e anche chi possa dargli il cambio senza farlo rimpiangere. C’è un nome che intriga tutte le big. Ma la partita è appena cominciata

Dusan Vlahovic di spalle
Juve, serve il 9 ma anche il suo vice: sfida ad Inter e Milan (LaPresse) – serieanews.com

Le rivoluzioni, di solito, si annunciano con i proclami. A Torino no. Alla Continassa l’aria sta cambiando, ma senza che nessuno abbia bisogno di sbattere i pugni sul tavolo. Basta guardare con attenzione: si muove tutto. Ci saranno innesti e cessioni fra centrocampo e difesa. Persino tra i pali, che un tempo sembravano intoccabili, qualcosa potrebbe succedere.

E l’attacco? Lì il discorso si fa ancora più serio. La sensazione è che tutto giri intorno a un nome solo. E non è una sensazione passeggera. Dusan Vlahovic, a conti fatti, è ancora il riferimento offensivo della Juventus. Ma lo sarà anche nella prossima stagione?

Con Igor Tudor, il serbo ha ritrovato il sorriso. Sta di nuovo facendo quello che sa fare: muoversi con cattiveria, segnare, trascinare. Ma i sorrisi, nel calcio, non bastano. C’è un contratto che scade nel 2026 e c’è soprattutto un ingaggio che pesa come un macigno – 12 milioni lordi a stagione – eredità di altri tempi, altri dirigenti, altri entusiasmi.

Rinnovo? Difficile, a quelle cifre. Ristrutturare l’accordo? Complicato. Cessione? Più probabile, ma resta in piedi anche l’ipotesi di tenerlo in squadra fino a scadenza. Anche perché la Juventus ha bisogno di alleggerire il monte ingaggi per rifinanziare la squadra. E se Vlahovic parte, serve qualcuno. Anzi, due.

Un bomber e un vice bomber: la rivoluzione in casa Juventus

Nella testa di Giuntoli non c’è spazio per scelte parziali. Serve un centravanti titolare, ma anche un vice di fiducia. Uno che non sbuffa se gioca poco, ma che entra in campo e fa il suo quando serve. Uno che conosce la Serie A, magari ha già fatto qualche sgambata nei nostri campi più ostici, e che non si spaventa a stare dietro a un titolare di razza.

Arkadiusz Milik, attaccante della Juventus
Un bomber e un vice bomber: la rivoluzione in casa Juventus (AnsaFoto) – serieanews.com

E qui arriva il secondo problema: Milik è destinato all’addio: tra acciacchi, discontinuità e limiti evidenti, il polacco ha fatto il suo tempo in bianconero. Anche perché, in una stagione da affrontare con tre competizioni e poche pause, avere una sola punta vera può diventare un rischio troppo grosso. Chiedere a Thiago Motta, che poteva contare sul solo Vlahovic fino a gennaio.

Ecco, a proposito di Kolo Muani: l’ipotesi di tenerlo è stata vagliata, ma senza entusiasmo. Dopo un inizio promettente, l’attaccante di proprietà del PSG ha frenato. Non ha convinto fino in fondo. E l’idea di prenderlo in prestito, di nuovo, potrebbe avere senso solo in caso di condizioni clamorosamente vantaggiose. Che oggi, però, non ci sono.

Juve, occhi su Krstovic: piace anche a Inter e Milan

C’è però un nome che piace. Piace a tanti. È uno di quelli che non ti fanno sobbalzare sulla sedia, ma che alla lunga si rivelano più utili di quanto si pensi. Nikola Krstovic, attaccante del Lecce, classe 2000. Non è stato l’uomo copertina della stagione, ma la sua l’ha detta eccome. Ha segnato quando serviva, ha giocato per la squadra, e ha dimostrato una crescita molto interessante.

Nikola Krstovic esulta tappandosi le orecchie
Juve, occhi su Krstovic: piace anche a Inter e Milan (LaPresse) – serieanews.com

Prezzo del cartellino? Tra i 20 e i 25 milioni di euro. Una cifra importante per un “vice”, sì. Ma se si vuole costruire una squadra lunga, servono anche questi investimenti. Il problema? Non c’è solo la Juve. Anche l’Inter, sempre alla ricerca di un sostituto credibile per Lautaro, ha preso informazioni. E il Milan lo osserva da vicino: il profilo è quello giusto per alternarsi con Gimenez.

Insomma, un’altra sfida a tre. Una nuova corsa tra le grandi, stavolta per un attaccante che potrebbe sembrare di seconda fascia, ma che in realtà può spostare gli equilibri nei momenti in cui serve avere alternative credibili. E la Juve, che di problemi ne ha già abbastanza, farebbe bene a non lasciarselo sfuggire.

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