C’è un uomo silenzioso che tiene in mano il futuro dell’Inter. E nessuno ne parla davvero. Ma l’estate, stavolta, non potrà aspettare
Nell’Inter che quest’anno rischia davvero di vincere tutto c’è un uomo poco appariscente ma fondamentale. Basta osservare il campo, settimana dopo settimana. E capire chi c’è sempre, anche quando non se ne parla.
Tutto si può dire di Henrikh Mkhitaryan, tranne che fosse previsto un exploit del genere. Anzi, doveva essere il “vecchio saggio”, magari utile a partita in corso, o nei momenti di gestione. E invece niente: da quando è arrivato, tre anni fa (e ne aveva già 33, ndr), si è preso la maglia da titolare e l’ha tenuta stretta, senza mai lasciarla. E così è anche oggi che ne ha 36.
Agli altri anche quest’anno restano le briciole. Frattesi, arrivato per essere il volto nuovo, sono due anni che gli fa panchina. Anche Zielinski, che pure portava con sé esperienza e qualità, per ora è sembrato più un’intenzione che una soluzione. E allora si torna sempre lì: il vecchio Mikhi, quello che non molla mai, quello che fa girare tutto.
Il punto, però, è che Mkhitaryan lo sa benissimo: non può durare all’infinito. L’ha detto anche nell’ultima intervista, senza troppi giri di parole. Ha un’intelligenza troppo fine per lasciarsi portare via dal tempo. Se avrà la sensazione di non poter più fare la differenza, sarà lui a salutare. Senza drammi. Magari già questa estate.
Inter, che fare con Mkhitaryan? Inzaghi è al bivio
Ed è qui che nasce il vero equivoco di Inzaghi. L’Inter ha costruito un centrocampo che funziona finché c’è Mkhitaryan. Ma non ha ancora immaginato davvero cosa fare quando non ci sarà più. E non è un’eventualità remota: è una certezza che si avvicina.
A quel punto bisognerà decidere cosa fare. Se Frattesi sembra più vicino all’addio che alla permanenza, ad oggi puntare tutto su Zielinski potrebbe essere un rischio, vista la stagione anonima disputata dal polacco. Ecco perché c’è prima da capire cosa farà l’armeno per poi pianificare il futuro.
Tra le ipotesi ce n’è una che potrebbe avere senso se davvero Mkhitaryan decidesse di dire basta. Lorenzo Pellegrini, in uscita dalla Roma, piace da tempo a Inzaghi. Profilo perfetto per alternarsi con Zielinski, garantire qualità e carisma. Un lusso, certo, soprattutto se dovesse restare anche Mikhi. In caso contrario potrebbe essere un’ottima soluzione.
Diverso lo scenario se Mkhitaryan resta ancora un anno. In quel caso, si potrebbe puntare su un giovane promettente, da far crescere alle sue spalle, rinunciando a quel punto a Zielinski che diventerebbe un orpello di cui poter fare a meno. Anche perché tre calciatori di livello per un solo posto sono davvero troppo, anche se sei l’Inter.
A Inzaghi il compito di sciogliere il nodo. Ma la risposta, come spesso accade, non verrà da una lavagna tattica. Basterà una telefonata, una chiacchierata onesta, magari una volta completata questa stagione così ricca di emozioni. Mikhi, che vogliamo fare?