Rafael Leao e il Milan hanno già preso la decisione sul futuro del portoghese a prescindere dall’arrivo del nuovo direttore sportivo rossonero
Il pallone rotola veloce, e Rafael Leao non ha intenzione di fermarsi. Con il Milan impegnato su più fronti, tra la rincorsa in Serie A e il sogno Coppa Italia, il portoghese sta mandando segnali chiari: vuole essere il cuore pulsante di questa squadra, oggi e domani.
La sua prestazione a Udine, con un gol e un assist, non è stata solo una serata di gloria, ma un messaggio scolpito nel prato del Bluenergy Stadium: Rafa è qui per restare. E mentre il Diavolo si gioca una fetta di stagione contro Atalanta e nel derby di Coppa Italia, Leao sogna di tornare a brillare sotto i riflettori di San Siro, dove il suo talento merita di esplodere.
Rafael Leao in campo: tra alti, bassi e una crescita da leader
Quest’anno non è stato un viaggio semplice per Leao. La stagione 2024-25 ha portato sfide nuove, con Fonseca prima e Conceição poi che ne hanno messo in discussione la centralità. Una situazione inedita per chi, sotto la guida di Pioli, era abituato a essere il faro del Milan.
Le persone vicine a Rafa raccontano di un ragazzo che, pur non avendo gradito il ruolo meno da protagonista, ha saputo trasformarlo in un’occasione. È cresciuto, mentalmente e tecnicamente, trovando il modo di lasciare il segno anche partendo dalla panchina: tre gol e tre assist in dieci ingressi a gara in corso parlano da soli.
Con il nuovo 3-4-3 di Conceição, Leao sembra aver ritrovato il sorriso. Meno compiti difensivi, più libertà di inventare, una formula che gli calza a pennello. A Udine, non a caso, ha trascinato i compagni, con Reijnders e Fofana che hanno celebrato imitando la sua esultanza da surfista. Un aneddoto che dice tanto, Rafa non è solo un giocatore, ma un leader che ispira. E ora, con l’Atalanta e il derby di Coppa Italia all’orizzonte, vuole alzare ancora l’asticella, per sé e per un Milan che sogna l’Europa.
Il futuro del Milan: Leao resta, ma chi guiderà i rossoneri?
E qui entra in gioco la decisione sul futuro, annunciata con chiarezza dalla Gazzetta dello Sport. Rafael Leao e il Milan hanno già scelto di proseguire insieme, a prescindere da chi sarà il prossimo direttore sportivo o allenatore. Una notizia che scalda il cuore dei tifosi e che conferma il legame profondo tra il portoghese e i colori rossoneri.
Parlare di Leao significa parlare del Milan che verrà. Il suo futuro è rossonero, e questo è un punto fermo. Ma il club è in fermento: l’ad Furlani sta per incontrare Igli Tare, favorito per il ruolo di direttore sportivo. Tare, con la sua esperienza alla Lazio, potrebbe essere la scelta giusta, anche se Furlani non esclude altri nomi. E poi c’è la panchina, il nome di Massimiliano Allegri circola con insistenza, soprattutto perché piace a Tare e a molti tifosi. Sei scudetti in bacheca non si dimenticano, e la sua conoscenza di Milanello è un punto a favore.
Leao, però, non si lascia distrarre. Le sirene di mercato? Ci sono state, certo. Il Barcellona lo corteggia da anni, ma la clausola da 175 milioni è un muro invalicabile. L’Arabia Saudita ha provato a tentarlo, ma Rafa ha detto no senza pensarci due volte. Milano è casa sua, lo ripete anche sui social.
Vuole riprendersi il ruolo di titolare indiscusso, dimostrare che la panchina di questa stagione è solo un ricordo. E il modo migliore per farlo è continuare a segnare, creare, surfare dopo ogni gol. Magari proprio a San Siro, dove i tifosi aspettano di esplodere di gioia.