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Kvaratskhelia, caccia alla storia: perché può entrare nell’Olimpo della Champions League

Scritto da
Claudio Mancini

Kvaratskhelia sogna il passaggio di turno in Champions League e va a caccia della storia della competizione: perché può entrare nella leggenda della competizione 

Kvaratskhelia, caccia alla storia: perché può entrare nell’Olimpo della Champions League (Ansa) – SpazioNapoli.it

Khvicha Kvaratskhelia sta vivendo un momento magico. Con il PSG a un passo dalle semifinali di Champions League, il georgiano ha gli occhi puntati sulla sfida di ritorno contro l’Aston Villa. Il 3-1 dell’andata è un bel biglietto da visita, ma nel calcio nulla è scontato, e Khvicha lo sa bene.

Basta un lampo, una di quelle giocate da capogiro che lo hanno reso una stella, per cambiare il destino di una partita. E se i parigini dovessero passare il turno, affronteranno una tra Arsenal e Real Madrid e il sogno di Kvaratskhelia potrebbe prendere forma. Non è solo una questione di talento, ma di cuore e fame di vittoria. Kvaratskhelia sta inseguendo un traguardo che lo metterebbe al fianco di giovani leggende

Kvaratskhelia e la sfida decisiva con il PSG

La Champions League di quest’anno sta regalando un’edizione che tiene tutti con il fiato sospeso. Il PSG, trascinato da un Kvaratskhelia in stato di grazia, è tra le favorite, ma la strada per la finale di Istanbul è un campo minato.

La partita contro l’Aston Villa, per esempio, non è una formalità. All’andata, il georgiano ha illuminato il Parco dei Principi con un gol e un assist, mostrando una freddezza che fa venire i brividi. Eppure, la squadra di Unai Emery ha dimostrato di saper vendere cara la pelle, e il ritorno sarà una battaglia.

Secondo le statistiche UEFA, Kvaratskhelia è tra i migliori dribblatori della competizione, con una media di 3,8 dribbling riusciti a partita. Numeri che ricordano i grandi del passato, ma con un sapore tutto suo. E se il PSG dovesse andare avanti, il suo nome potrebbe risuonare ancora più forte. Immaginate la scena: un gol decisivo in semifinale, magari contro il Real Madrid, e Tbilisi che esplode di gioia.

Giovani leggende: i calciatori nati dal 2001 che hanno conquistato la Champions

Essere tra i pochi nati dal 2001 in poi ad aver vinto la Champions League è un biglietto per l’immortalità calcistica. Kvaratskhelia lo sa, e il suo sogno è misurarsi con chi ce l’ha già fatta.

Pensiamo a Rodrygo, brasiliano del Real Madrid, nato nel gennaio del 2001. Quando è arrivato dal Santos, lo chiamavano “il nuovo Neymar”, ma lui ha saputo scrivere la sua storia. Nella Champions 2021-22 è stato il re delle rimonte: gol al Chelsea, doppietta al Manchester City in pieno recupero, con il Bernabéu che tremava.

I calciatori nati dal 2001 che hanno conquistato la Champions (LaPresse) – SerieANews.com

Due anni dopo, nel 2024, ha alzato la sua seconda coppa, sempre con i Blancos. Non ancora 24 anni e già due trofei europei in bacheca, roba da far girare la testa. Rodrygo ha dimostrato che, nei momenti che contano, il talento deve andare a braccetto con il coraggio.

Poi c’è Eduardo Camavinga, un altro gioiello del Real Madrid, nato nel novembre 2002. Centrocampista elegante, capace di giocare ovunque – da mezzala a terzino sinistro – ha portato una ventata di freschezza in una squadra di mostri sacri. A 19 anni festeggiava la sua prima Champions, a 21 la seconda.

La cosa che colpisce di Camavinga è la naturalezza: sembra sempre divertirsi, come se giocare a quei livelli fosse un gioco da ragazzi. Dopo la finale del 2022, ha scritto su X “Facile, no?”, mandando in visibilio i tifosi. Una lezione per Kvaratskhelia, la leggerezza può essere un’arma letale.

E infine Jude Bellingham, inglese nato nel giugno 2003, che a 21 anni è già un colosso. Dopo aver incantato con il Borussia Dortmund, è sbarcato a Madrid e ha preso in mano il centrocampo. Nella Champions 2023-24 è stato decisivo: un gol in semifinale contro il Bayern Monaco, un assist in finale, e una prestazione da leader vero. Bellingham non è solo tecnica, ma carisma puro, di quelli che trascinano una squadra.

Confrontarsi con Rodrygo, Camavinga e Bellingham non è facile, ma Kvaratskhelia ha tutto per tenere il passo. Il suo percorso in Champions League è solo all’inizio, ma le premesse sono da fuochi d’artificio. Ogni dribbling, ogni gol, ogni assist è un passo verso la leggenda. E se il PSG dovesse vincere la coppa, Khvicha sarebbe il primo georgiano a riuscirci, un traguardo che farebbe impazzire i tifosi da Tbilisi a Parigi.

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