Il Milan ha accelerato per le operazioni per portare Igli Tare nel club come nuovo direttore sportivo: avrebbe persino già scelto il prossimo allenatore
Il Milan non perde tempo: la Settimana Santa porta con sé un’accelerata decisiva per il futuro del club. L’ad Giorgio Furlani è pronto a incontrare Igli Tare, l’uomo scelto per diventare il nuovo direttore sportivo. E non è tutto: Tare avrebbe già in mente il prossimo allenatore.
Un progetto che profuma di ambizione, per ricostruire un Milan vincente, capace di tornare grande in Italia e in Europa. Lo riporta la Gazzetta dello Sport, con i prossimi giorni che si annunciano caldissimi per i rossoneri.
Igli Tare al Milan: un direttore sportivo con il DNA del successo
Dire che Igli Tare conosca il calcio italiano è come dire che a Milano piove d’autunno. Un’ovvietà che nasconde una storia di successi. Albanese di nascita, ma italiano d’adozione, Tare ha passato diciotto anni alla Lazio, tre da giocatore, quindici da direttore sportivo. In bacheca? Tre Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.
Un curriculum che parla da solo e che ha convinto il Milan a puntare su di lui per il ruolo di nuovo direttore sportivo del Milan. Ma cosa rende Tare così speciale? La sua capacità di lavorare in squadra, forgiata anni di confronto con il vulcanico presidente Lotito, si sposa alla perfezione con la filosofia rossonera del “lavorare in team”.
Al Milan, Tare non sarà solo. Geoffrey Moncada resterà come direttore tecnico, magari con un ruolo più defilato, mentre Zlatan Ibrahimovic continuerà a dare il suo tocco da super consulente. E poi c’è Furlani, l’uomo delle decisioni finali, che ha ricevuto il via libera da Gerry Cardinale dopo un summit a New York.
Il primo incontro con Tare, a Londra un mese e mezzo fa, è stato un successo. Ora, a Milano, si getteranno le basi per un rapporto che potrebbe cambiare il volto del club. Tra i candidati valutati (da Paratici a Sartori, passando per nomi internazionali come Thiago Scuro), Tare spicca per un dettaglio non da poco: è l’unico senza contratto, pronto a tuffarsi subito nell’avventura rossonera e senza casi burocratici che pendono sul suo nome.
Nuovo allenatore del Milan: perché Allegri è il favorito di Tare
Se il Milan è un cantiere aperto, la panchina è il primo mattone da posare. E qui entra in gioco Massimiliano Allegri, il grande favorito di Tare per guidare il Milan. L’attuale tecnico, Sergio Conceição, non resterà, anche in caso di rimonta europea: un clausola contrattuale permette a entrambe le parti di salutarsi prima del 2026.
E Allegri? È l’uomo perfetto per il Milan che verrà. Italiano, vincente, esperto: l’identikit è cucito su di lui. A Milanello, Max è di casa. Quattro anni, 178 panchine, 91 vittorie e uno scudetto che ancora brilla nella memoria dei tifosi.
Libero dopo l’esperienza alla Juventus, Allegri scalpita per tornare in pista. E il Milan, dopo una stagione altalenante, ha bisogno del suo entusiasmo contagioso. Non è la prima volta che il suo nome circola in via Aldo Rossi, già in passato, le sirene rossonere avevano suonato per lui.
Ora, con Tare pronto a scommettere sul suo carisma, il ritorno di Allegri a San Siro sembra più vicino che mai. E a dare un indizio ci ha pensato anche Claudio Ranieri, che dopo il derby romano ha detto con un sorriso: “Se Max trova una squadra in Italia, chissà, magari lo rivedremo presto”. Un segnale? I tifosi ci sperano.