La Juve guarda già al futuro: l’obiettivo è centrare la qualificazione alla prossima Champions League ma intanto la dirigenza lavora al mercato
La Juventus guarda già alla prossima stagione. Con la volata Champions ancora da giocare e una classifica che la vede attualmente quarta, il club bianconero è al lavoro per pianificare il mercato estivo. Ma prima dei nuovi acquisti, la dirigenza si concentra su un aspetto altrettanto cruciale: la gestione del proprio patrimonio tecnico, a partire dai rinnovi contrattuali.
La qualificazione alla prossima Champions League sarà decisiva per definire il budget e le strategie. Senza i ricavi europei, alcune scelte potrebbero cambiare direzione. Ecco perché la posizione in classifica, oggi ancora aperta a molteplici scenari, sarà il primo vero ago della bilancia nella costruzione della Juve 2025.
Capitolo rinnovi: Vlahovic e l’epilogo inevitabile
La Juventus ha iniziato a muoversi sul fronte dei rinnovi, ma non tutti i casi promettono un lieto fine. Su tutti, quello di Dusan Vlahovic. Il serbo ha un contratto in scadenza a giugno 2026, ma le trattative per un eventuale prolungamento sembrano essersi arenate. Fonti vicine al club raccontano che il centravanti non ha alcuna intenzione di rinnovare, e in estate potrebbe essere tra i primi a partire, con la società pronta ad ascoltare offerte importanti.

Una scelta che, se confermata, obbligherà la Juve a rivedere l’assetto offensivo. Il club vuole evitare un’altra situazione da “ultimo anno di contratto”, come già accaduto in passato con altri top player. Intanto si valutano i sostituti, ma la priorità resta capire se davvero sarà un addio inevitabile o solo una strategia per ottenere una nuova trattativa al rialzo.
McKennie vicino alla firma, problema Gatti
Se Vlahovic rischia di essere una cessione eccellente, per altri il discorso è molto diverso. Weston McKennie, ad esempio, è a un passo dal rinnovo. Lo statunitense, nonostante una stagione altalenante, ha mostrato grande duttilità e spirito di sacrificio, accettando anche ruoli non suoi come quello da esterno basso.
La Juve vuole premiarlo e ha già preparato un nuovo accordo: il prolungamento dovrebbe estendere la scadenza al 2028, con opzione per un’ulteriore stagione. Manca solo l’ok finale su alcuni dettagli burocratici, ma il feeling tra le parti sembra solido. Per Tudor (o chi sarà il prossimo allenatore) resta un jolly prezioso.
Più complessa la situazione legata a Federico Gatti. Il difensore, in scadenza nel 2028, si aspettava un adeguamento economico dopo le buone prestazioni e il minutaggio crescente, ma al momento il dialogo con il club ha subito una brusca frenata. Un’offerta da 30 milioni potrebbe convincere la Juve a lasciarlo partire, anche in virtù dell’interesse del Napoli, dove l’ex dirigente bianconero Giovanni Manna potrebbe provare il colpaccio.
Juve, l’importanza della Champions
Nel cantiere bianconero c’è quindi più di un’incognita. Rinnovare significa costruire le fondamenta, ma senza la certezza della Champions, ogni trattativa si complica. Alcuni giocatori vogliono garanzie sul progetto tecnico, altri su quello economico. E la dirigenza, consapevole delle difficoltà del momento, valuta ogni mossa con estrema cautela.
Ma la vera domanda resta aperta: questa Juventus, così com’è, può davvero ambire a un ciclo vincente? Oppure servirà un profondo restyling per tornare al vertice in Italia e in Europa?