Napoli, il dopo Kvara gioca in Italia: è in crisi ma può infiammare il Maradona

A Napoli non basta vincere. Serve qualcuno che faccia battere il cuore. E forse, quel qualcuno, gioca già in Serie A

Kvicha Kvaratskhelia con la maglia del Napoli
Napoli, il dopo Kvara gioca in Italia: è in crisi ma può infiammare il Maradona (Foto: Ansa) – serieanews.com

Ci sono calciatori che segnano, calciatori che corrono, calciatori che vincono. E poi ci sono quelli che vedono il calcio. Che lo vedono prima, lo vedono meglio, lo vedono diversamente da tutti gli altri.

A Napoli, questi qui, hanno sempre avuto un posto speciale. Perché qui, più che altrove, il calcio non è solo un gioco. È uno spettacolo. È una questione estetica, quasi artistica. E quando uno come Kvicha Kvaratskhelia se ne va, non è solo una questione di numeri o di gol da rimpiazzare. È una questione di occhi. Di visione. Di poesia.

Perché Kvara era questo: un poeta del pallone. Uno di quelli che sanno fare cose che non si insegnano, non si preparano, non si allenano. Non si copiano. E allora è naturale che nel momento in cui il georgiano ha salutato Fuorigrotta, la domanda vera non sia stata “Chi segnerà al suo posto?”. La domanda vera è un’altra: Chi ci farà vedere di nuovo il calcio così?

Perché in Serie A non è che ce ne siano tanti. Rafael Leao, certo. Nico Paz e Kenan Yildiz di sicuro lo diventeranno. Josip Ilicic, per restare a Bergamo, è stato uno degli ultimi veri maestri di questa scuola. E oggi? Oggi uno che “vede” il calcio così c’è ancora. Solo che sta avendo una stagione complicata, piena di infortuni, di panchine, di silenzi. Si chiama Charles De Ketelaere.

CDK è in crisi ma resta l’alfiere del bel calcio, quello che piace a Napoli

Chi lo ha visto giocare dal vivo lo sa. De Ketelaere è uno di quei giocatori che a volte sembrano rallentare la partita. Ma non perché sono lenti. Perché mentre tutti vanno a cento all’ora, lui è già un passo avanti. Lui ha già visto quello che gli altri devono ancora immaginare.

Charles De Ketelaere apre le braccia sconsolato
CDK è in crisi ma resta l’alfiere del bel calcio, quello che piace a Napoli (Foto: Ansa) – serieanews.com

Al Maradona, qualche mese fa, lo si è visto a tratti. In una partita dominata dall’Atalanta, CDK ha dispensato calcio vero. Quel tipo di calcio che magari a Bergamo è un lusso, ma a Napoli potrebbe diventare religione.

Certo, oggi non è il momento migliore della sua carriera. Il 2025 per lui è iniziato storto: zero gol in campionato, uno solo in Champions nel 5-0 allo Sturm Graz.

Ora si ritrova anche fuori per infortunio, prima è stato sempre meno centrale nei piani di Gasperini, che peraltro potrebbe salutare a fine stagione. E sappiamo bene che De Ketelaere è uno di quei giocatori che hanno bisogno di un contesto preciso, di una fiducia assoluta, di un ambiente che lo protegga e lo esalti.

De Ketelaere a Napoli: regalateci un sogno!

Napoli potrebbe essere quel posto. Perché a Napoli, quando ti vogliono bene davvero, ti perdonano tutto. Ti coccolano, ti aspettano, ti difendono. Se poi in cambio regali al Maradona quelle giocate che fanno battere le mani anche agli avversari, allora diventi immortale.

Charles De Ketelaere fa un cuore ai tifosi dell'Atalanta
De Ketelaere a Napoli: regalateci un sogno! (AnsaFoto) – serieanews.com

De Ketelaere non è un guerriero, non è un trascinatore. Ma è uno che vede il calcio. Che lo interpreta in modo superiore. Come faceva Ilicic. Come fa Leao. Come sta facendo (di nuovo) Kvara al Paris Saint Germain.

E in un campionato dove questi giocatori si contano sulle dita di una mano, pensare a CDK in maglia azzurra non è follia. È semplicemente logico. Un’idea affascinante. Forse difficile. Ma dannatamente adatta a Napoli.

Perché in fondo, più che un trequartista, qui servirebbe un artista.

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