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Calcio Internazionale

Fabregas, addio alla Serie A? L’assalto estero al tecnico spagnolo: dove potrebbe allenare

Scritto da
Claudio Mancini

Cesc Fabregas potrebbe davvero lasciare la Serie A? Un club fuori dall’Italia ha messo gli occhi sul tecnico spagnolo: ecco di quale si tratta 

Fabregas, addio alla Serie A? Dove potrebbe allenare (LaPresse) – SerieANews.com

Il vento del mercato allenatori soffia forte, e stavolta porta con sé un nome che sta facendo parlare mezza Europa: Cesc Fabregas. L’ex stella di Arsenal e Barcellona, oggi tecnico del Como, è finito nel mirino di un club straniero, ma Fabregas è davvero pronto a lasciare la Serie A per una nuova avventura?

Da quando ha preso le redini del Como, Fabregas ha portato una ventata di freschezza in Serie A. Il suo approccio, fatto di idee moderne e una mentalità da eterno studente del calcio, ha trasformato una squadra neopromossa in una realtà solida, capace di giocarsela alla pari anche con le big.

Cesc Fabregas e il Como: un progetto che cresce ogni giorno

Nella recente conferenza stampa pre-partita, Fabregas ha parlato del percorso di crescita del club: “Stiamo costruendo una base solida, fatta di disciplina, rispetto e cultura del lavoro. Non si cambia tutto in un batter d’occhio, ma sono orgoglioso dei ragazzi”. Parole che riflettono il suo impegno a Mozzate, dove il centro sportivo è diventato il laboratorio delle sue idee.

Il Como, sotto la guida dello spagnolo, ha mostrato un calcio coraggioso, con un 4-3-3 che punta su possesso palla e aggressività. Certo, i punti persi per dettagli – pali, fuorigioco, errori sotto porta – bruciano ancora, ma Fabregas non si scompone: “Non faccio calcoli, il calcio è fatto di variabili. Possiamo solo migliorare, essere più cinici e gestire meglio le partite”. Un atteggiamento pragmatico, da chi sa che il successo non arriva dall’oggi al domani, ma si costruisce con pazienza, come un puzzle che prende forma pezzo dopo pezzo.

Il Lipsia bussa alla porta: perché Fabregas piace alla Bundesliga

Le voci di mercato, però, non danno tregua. Secondo fonti tedesche, il Lipsia avrebbe messo Fabregas in cima alla lista dei candidati per la panchina, dopo l’esonero di Marco Rose e la gestione ad interim di Zsolt Löw. Il club della Red Bull, noto per il suo progetto ambizioso e il focus sui giovani talenti, vede nello spagnolo il profilo ideale per aprire un nuovo ciclo.

Il Lipsia bussa alla porta: perché Fabregas piace alla Bundesliga (LaPresse) – SerieANews.com

Non è difficile capire perché: Fabregas, a soli 37 anni, unisce un passato da fuoriclasse a un presente da tecnico innovativo, capace di dare un’identità chiara alle sue squadre. Le indiscrezioni parlano di emissari del Lipsia avvistati a Como, pronti a studiare da vicino il lavoro del catalano. Un dettaglio curioso? L’ex compagno di Fabregas all’Arsenal, Thierry Henry, oggi azionista del Como, ha un rapporto stretto con Oliver Mintzlaff, amministratore delegato del Lipsia.

Una connessione che potrebbe facilitare i contatti, anche se il Como non sembra intenzionato a lasciar partire il suo condottiero senza combattere. Fabregas, dal canto suo, ha dribblato le domande con classe: “Sto bene qui”, ha detto, lasciando però una porta socchiusa al futuro. Come dire, nel calcio mai dire mai.

Il futuro di Fabregas: Serie A o salto in Bundesliga?

Ma cosa potrebbe spingere Fabregas a considerare un’offerta dal Lipsia? Da un lato, il Como rappresenta un progetto in divenire, con una proprietà ricca (i magnati indonesiani Hartono, tra i più facoltosi al mondo) e ambizioni crescenti.

Dall’altro, il Lipsia offre una vetrina europea, con la Champions League e un contesto internazionale che potrebbe tentare un allenatore giovane ma già affamato di successi. La Bundesliga, del resto, è un terreno fertile per tecnici emergenti: basta guardare il percorso di Xabi Alonso al Bayer Leverkusen per capire le opportunità che offre.

Per ora, Fabregas resta concentrato sul presente, come un capitano che guida la nave in acque agitate. Il suo «sto bene qui» è un messaggio di fedeltà, ma nel calcio, si sa, le certezze sono fragili. Una cosa è sicura: ovunque andrà, Cesc porterà con sé quel mix di classe e determinazione che lo ha reso grande, prima in campo e ora in panchina.

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