Conceiçao si è confrontato con Tudor per il suo futuro: cosa accadrà all’esterno lusitano, la svolta che cambia il mercato
Francisco Conceiçao è forse l’esempio perfetto di sliding doors. L’esterno lusitano, nella prima parte di stagione, è stato una delle sorprese più positive per la Juventus. Prestazioni buone con gol ed assist ma anche un gioco che esaltava le sue caratteristiche, per un 4-2-3-1 disegnato da Motta che faceva esattamente al caso suo.
Un impatto con la Serie A talmente buono da far immaginare la Juve di poterlo riscattare in poco tempo, addirittura senza aspettare la fine del campionato per versare i 30 milioni di euro al Porto. L’apice sicuramente il gol pesantissimo all’Inter, valso tre punti ma all’epoca anche le speranze di poter rientrare nella corsa scudetto. Poi, però, qualcosa è cambiato.
Gli infortuni che hanno rallentato la sua crescita, lasciando più volte al J|Medical che alla Continassa ma anche il cambio di panchina e quindi di modulo che l’ha penalizzato non poco. Nel 3-4-2-1 disegnato da Tudor non c’è spazio per lui. D’altronde Conceiçao è un esterno offensivo e di certo non può giocare a tutta fascia con compiti difensivi tantomeno può agire da trequartista dentro al campo, lì dove Tudor preferisce altri interpreti nella rosa.
E così progressivamente Conceiçao ha perso posizioni nelle gerarchie della rosa ma anche la titolarità. A Roma è rimasto in panchina per tutti i 90′ e contro il Lecce non partirà dalla panchina. Va da sé come l’esterno non abbia apprezzato tutto ciò, tanto da portarlo allo sfogo social all’indomani della gara dell’Olimpico.
Ed in men che non si dica è arrivato il confronto con Igor Tudor. Il tecnico ha spiegato al calciatore che è pronto a fare affidamento su tutta la rosa e che probabilmente testerà il lusitano in un altro ruolo. Insomma, anche Conceiçao avrà le sue chance, garantito da mister Tudor. Che non era propriamente uno scout e quindi non è detto che ciò possa accadere.
Di certo c’è che Tudor in questo momento difficile per la Juve vuole puntare sui fedelissimi e tra questi non c’è Conceiçao. Al contrario di Nico Gonzalez, per il quale il croato ha trovato il ruolo di esterno a tutta fascia, con l’ex Fiorentina che si sta applicando in modo quasi encomiabile.
Ecco perché se da un lato Tudor ha aperto a tutti i calciatori della rosa, dall’altro l’avere la rosa al completo e stabilito già determinate gerarchie, da un lato l’aiuta ma dall’altro penalizza non poco l’esterno che sta percependo come sempre più lontana la Juve e quindi naturalmente il riscatto.
Solo sette giornate per far cambiare idea a tutti, con il passo svelto dei secondi che avanza inesorabile. Cosa sarebbe accaduto se fosse rimasto Motta in panchina? Una domanda a cui nessuno può rispondere ma di certo l’esterno una sensazione ce l’ha eccome: facile immaginare come sarebbe arrivata la titolarità a più riprese e la possibile conferma a fine stagione. Insomma, non tutti alla Continassa hanno tratto giovamento dall’avvicendamento in panchina con l’Italia sempre più lontana per Conceiçao, padre e figlio.
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