C’è una nuova firma che fa sognare il popolo nerazzurro: un talento cresciuto in casa, pronto a scrivere il suo destino all’Inter
Non è un colpo di mercato. Non arriva dall’estero, né da qualche trattativa segreta dell’ultimo minuto. Eppure, è una notizia che all’Inter pesa come se fosse un acquisto da copertina.
Perché quando un club decide di blindare un giocatore fino al 2030, senza esitazioni, vuol dire che ci crede davvero. E non per modo di dire. Stavolta però non si parla di Thuram, né di Lautaro, né di qualche colpo importante pronto a sbarcare in Serie A. No, qui si parla di casa propria. Di uno che l’Inter se l’è cresciuto da bambino, passo dopo passo, lontano dai riflettori.
Uno che oggi è già protagonista altrove, ma che a Milano considerano l’attaccante del futuro. Un investimento di quelli seri, senza bisogno di clausole milionarie o agenti in vetrina. E una firma che vale tantissimo. Parliamo di Francesco Pio Esposito, giovane attaccante che ha appena rinnovato il suo contratto con l’Inter fino al 2030, come da annuncio ufficiale del club.
Il futuro di un club importante è fatto anche di programmazione, e blindare uno degli attaccanti più promettenti del calcio italiano è sicuramente un colpo in tal senso. Non sarà un colpo da 70 milioni di euro, e certo servono anche quelli, ma anche pensare al futuro a volte fa tutta la differenza del mondo in un grande club.
Francesco Pio Esposito, nel segno dell’Inter e di Chivu
Nato a Castellammare di Stabia il 28 giugno 2005, Francesco Pio cresce con il pallone tra i piedi, condividendo questa passione con i fratelli maggiori, Salvatore e Sebastiano. A sei anni, i tre fratelli si trasferiscono nel settore giovanile del Brescia, per poi approdare insieme all’Inter nel 2014. Un percorso comune che rafforza il legame familiare e alimenta il sogno nerazzurro.
Nel 2018, Francesco Pio entra nell’Under 14 dell’Inter, dove incontra Cristian Chivu, ex difensore nerazzurro e ora allenatore del Parma. Sotto la sua guida, il giovane attaccante affronta le sfide delle categorie giovanili, compresi i periodi difficili causati dalla pandemia, che interrompe i campionati Under 15 e Under 16. Nonostante tutto, la determinazione di Esposito non vacilla.
La stagione 2021/22 lo vede protagonista nell’Under 17, con 21 gol in 24 presenze. L’anno successivo, promosso in Primavera, indossa la fascia da capitano e segna 16 reti in 41 partite.
Nel 2023, il salto tra i professionisti: prestito allo Spezia in Serie B. Dopo una prima stagione di ambientamento, la seconda esplode con 14 gol segnati finora in 29 partite, contribuendo al momentaneo terzo posto dello Spezia in campionato.
Parallelamente, Francesco Pio si fa notare nelle nazionali giovanili italiane. Nel 2023, partecipa al Mondiale Under 20 in Argentina, segnando un gol nei quarti contro la Colombia e raggiungendo la finale. Poco dopo, vince l’Europeo Under 19 a Malta, segnando un gol e sollevando il trofeo con gli Azzurrini. Dal settembre 2023, è un punto fermo dell’Under 21, con 7 gol in 11 presenze.
Inter, che fare con Esposito? Occhio ai tre fratelli ad Empoli
Il rinnovo con l’Inter fino al 2030 è la ciliegina sulla torta di un percorso in ascesa. Ora, il club dovrà decidere se integrarlo in prima squadra, portandolo ad arricchire una rosa già super competitiva, o proseguire con un ulteriore prestito, magari in Serie A, per continuare la sua crescita.
E la squadra che potrebbe accoglierlo potrebbe essere proprio l’Empoli che già ha fra le sue fila il fratello maggiore Sebastiano, autore quest’anno di una stagione molto importante che l’ha consacrato come uno degli attaccanti più completi del nostro calcio. Per caratteristiche i due Esposito si sposano anche molto bene, quindi sarebbe bello vedere una coppia di Esposito a sgomitare nell’attacco dei toscani.
E attenzione, perché a La Spezia c’è anche Salvatore, il più grande dei tre fratelli, che pure sta giocando un campionato da assoluto protagonista. Un eventuale arrivo ad Empoli anche per lui potrebbe darci la curiosa possibilità di vedere tre fratelli in campo con la stessa maglia, un record che probabilmente ha pochi eguali nella storia del calcio.