La Juventus lo sogna, Antonio Conte ci pensa. E dietro le quinte spuntano i nomi dei suoi fedelissimi per riportarlo a casa
C’è una cosa che alla Juventus sanno fare benissimo: aspettare il momento giusto. Stare immobili mentre intorno tutti corrono, parlano, si agitano. E poi, quando meno te lo aspetti, affondare il colpo. Quello che non ti scordi.
Ecco, da qualche settimana dalle parti della Continassa c’è aria proprio di quei momenti lì. Di quelli in cui sembra tutto calmo, tutto sospeso, e invece sotto la superficie ribolle un progetto che potrebbe cambiare la storia recente della Juve.
Perché sì, il presente è nelle mani di Igor Tudor, con una qualificazione Champions da difendere con i denti. Ma il futuro… il futuro ha un sogno preciso. Un nome, un cognome, e pure un certo caratterino: Antonio Conte.
Per molti tifosi della Juve è una ferita mai davvero rimarginata. Per altri, semplicemente, è “quello giusto” per rimettere in piedi una squadra che da troppo tempo sembra vagare senza un’identità vera.
Conte oggi è l’uomo delle meraviglie a Napoli, uno che si sta giocando lo scudetto con l’Inter e che ha fatto di un gruppo sfiduciato una macchina da battaglia. Ma, paradossalmente, è proprio lì che si è aperto uno spiraglio per la Juve.
Già, perché i rapporti tra Conte e De Laurentiis non sono esattamente idilliaci. Visioni diverse, promesse fatte e (secondo Conte) non mantenute o mantenute solo in parte. E poi c’è quella sensazione, tipicamente contiana, di aver forse già dato il massimo. Di aver già spremuto tutto. E se poi dovesse davvero arrivare lo scudetto, questa sensazione forse sarebbe definitiva.
Juve, sogno Conte: Adeyemi o Garnacho per convincerlo a tornare
La Juve lo sa. E si sta muovendo. Non basta dirgli “torna a casa”. Conte è un tipo esigente. Vuole garanzie, progetti veri, gente disposta a seguirlo fino all’ultimo centimetro di campo. E allora ecco che la Juventus starebbe preparando un piccolo regalo per convincerlo. O meglio, un paio di regali.
Il primo nome che rimbalza dalle stanze di mercato è quello di Karim Adeyemi, attaccante del Borussia Dortmund, uno con le caratteristiche perfette per il calcio di Conte: velocità, strappi, sacrificio. Non a caso era stato individuato proprio da lui a gennaio come possibile rinforzo a Napoli dopo l’addio di Kvaratskhelia. Non se n’era fatto nulla, ma l’idea è rimasta lì, sospesa.
E poi c’è un altro pallino, un vecchio sogno: Alejandro Garnacho. Il talento del Manchester United piace a mezza Europa, ma Conte lo aveva messo nel mirino già nel mercato di riparazione. Anche qui, solito copione: il Napoli ci prova, il Manchester fa muro, muso lungo dell’allenatore. Piccole fratture che, col tempo, diventano crepe.
Alla fine, come sempre, tutto dipenderà da lui. Da Antonio Conte, uomo abituato a scegliere il proprio destino senza guardare in faccia nessuno. Restare a Napoli per provare a scrivere una storia lunga, o tornare a Torino per provare a riscrivere la Storia, quella con la S maiuscola?
Di sicuro la Juventus sta facendo la sua parte. Sta preparando il terreno, sta scegliendo i nomi giusti, sta parlando la lingua che Conte vuole sentire.