Napoli a Bologna anche per il mercato: ora ADL li prende davvero

Dalla tribuna del Dall’Ara, Conte osserva e prende appunti. Il Napoli guarda avanti e Bologna è diventata la sua miniera preferita

Aurelio De Laurentiis e il logo del Bologna
Napoli a Bologna anche per il mercato: ora ADL li prende davvero (LaPresse) – serieanews.com

Certe partite valgono molto più del punto guadagnato, va detto, anche con un po’ di fortuna. E non perché siano finali o spareggi, ma perché ti aprono gli occhi. Ti fanno intravedere pezzi di futuro, magari seduto in tribuna, con la squalifica che ti blocca la lingua ma non lo sguardo.

Antonio Conte, per dire, non ha potuto parlare, ma ha osservato. E chissà quante note mentali si sarà preso mentre guardava Bologna-Napoli dall’alto.

Già, perché oltre al campo, c’era altro. Non dichiarato, non ufficiale, ma percepibile: un retrogusto da mercato, come quando vai a cena da amici e ti accorgi che il vero tema della serata non è il vino ma il lavoro. Ecco, al Dall’Ara si è parlato anche di quello: di chi potrebbe cambiare maglia, di chi forse l’ha già fatto in testa a De Laurentiis.

Perché sì, Bologna-Napoli oggi era roba da alta classifica. Due squadre in corsa per la Champions, e non è una boutade da bar. Il Napoli ha il biglietto quasi timbrato, il Bologna deve ancora passare alla cassa, ma può farcela.

E pensare che solo qualche anno fa un incrocio del genere non avrebbe attirato nemmeno gli appassionati più incalliti. Oggi invece è sfida tra big. La differenza vera, però, sta nel portafogli. A Napoli quest’estate si aprirà il salvadanaio, quello serio, e Conte – o chi per lui – avrà mano libera per costruire. E guarda caso, molti dei nomi cerchiati in rosso sul taccuino passano proprio da Bologna.

Napoli, da Ndoye a Ferguson: occhi sui talenti del Bologna

Uno su tutti: Dan Ndoye. Esterno rapido, esplosivo, che stasera ha mostrato con uno splendido colpo di tacco quale sia la sua crescita. A gennaio il Napoli ci ha provato, ma il Bologna ha sparato alto. Trentacinque milioni, si diceva. Troppi.

Dan Ndoye esulta dopo un gol
Napoli, da Ndoye a Ferguson: occhi sui talenti del Bologna (AnsaFoto) – serieanews.com

In estate però i giochi cambiano, e il Napoli potrebbe riprovarci. Conte ha bisogno di esterni veri, che vadano e tornino, e lo svizzero è perfetto per quel ruolo là.

Poi c’è Lewis Ferguson, che nella partita in questione ha dato forfait all’ultimo momento. Nulla di grave, ma abbastanza per lasciare un buco lì in mezzo e un po’ di amaro in bocca a chi sperava di vederlo all’opera dal vivo. Il capitano scozzese però resta un nome caldissimo, anche perché il suo entourage ha già lasciato intendere che Napoli non sarebbe una destinazione sgradita.

Ma non finisce mica lì. Sam Beukema, centrale olandese, ha messo insieme un’altra stagione ad altissimo livello. Ordinato, roccioso, sempre sul pezzo. Uno che non fa scena ma tiene su la baracca. L’Inter ci pensa, ma anche il Napoli lo segue da vicino. E in difesa, da quelle parti, qualcosa si muoverà per forza.

Castro, Orsolini e… Italiano: un Napoli a tinte rossoblu

E che dire di Santiago Castro? Giovane, argentino, con quel mix di talento grezzo e fame da predestinato. Lo paragonano a Lautaro, e va sempre preso con le molle, ma quando certe similitudini si ripetono, un motivo c’è. L’Inter lo osserva, il Napoli gli strizza l’occhio. E anche lui fa filtrare che vestirsi d’azzurro gli piacerebbe, eccome se gli piacerebbe.

Santiago Castro, attaccante del Bologna
Castro, Orsolini e… Italiano: un Napoli a tinte rossoblu (AnsaFoto) – serieanews.com

E se servisse ancora un nome per completare il listino? Riccardo Orsolini. Italiano, esperto ma non logoro, finalmente continuo. Sta vivendo una stagione scintillante e potrebbe essere un’idea intrigante per dare respiro a Politano e Kvara.

È chiaro: non verranno tutti. Ma uno sì. Forse due. Il Napoli ha deciso di pescare da Bologna, e non solo per fare dispetto. Lo fa perché lì ha visto qualità, fame, carattere. Lo fa perché Conte – o chi ci sarà – avrà bisogno di gente pronta, ma non già stanca. E lo fa anche perché De Laurentiis ha fiutato un’occasione doppia: rinforzare la rosa e, al contempo, indebolire una rivale nascente.

E chissà che non ci scappi pure un colpo di teatro: se davvero, tra qualche mese, sulla panchina azzurra si sedesse Vincenzo Italiano, in realtà molto vicino al rinnovo col Bologna, allora sì che la rivoluzione prenderebbe tutta un’altra forma. Fantamercato, per ora. Ma neanche troppo.

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