
Il reparto avanzato del Milan è un puzzle da ricomporre. Abraham è in prestito dalla Roma, con il suo futuro legato a doppio filo al passaggio di Saelemaekers in giallorosso.
Due operazioni diverse per ruolo e costi, ma non del tutto scollegate. Tammy, con il suo ingaggio fuori dai parametri romani, ha dimostrato di sapersi ritagliare uno spazio in rossonero: gol pesanti, e zero lamentele per un ruolo da gregario di lusso. Trattenerlo non sembra un’utopia, ma il Milan dovrà fare i conti con le proprie strategie economiche.
Poi c’è Jovic, l’eterno “uomo delle occasioni”. Due gol nelle ultime due partite, un fiuto per il momento giusto che aveva già fatto vedere l’anno scorso. Con un’opzione di rinnovo annuale sul tavolo, Luka potrebbe meritarsi una terza chance. Non sarà un titolare fisso, ma come attaccante di scorta ha pochi rivali. E non dimentichiamo che gli ultimi quattro gol rossoneri portano le firme di questi due: due Tammy, due Luka. Un segnale che il presente tiene botta, ma il futuro chiede di più.
Santiago Gimenez: da promessa a enigma, cosa sta succedendo?
E poi c’è Santiago Gimenez, arrivato come il colpo che faceva sognare. Un bomber da 28,5 milioni che prometteva sfracelli. I primi tre gol in rossonero avevano acceso l’entusiasmo, ma poi qualcosa si è inceppato. Cinque partite senza segnare, la panchina che diventa una seconda casa e quell’aria smarrita che non ti aspetti da un centravanti di razza.

A San Siro, contro la Fiorentina, l’ennesima sliding door: entra, ci prova, si fa male. Un episodio che sembra la fotografia della sua stagione, tanto potenziale e poca concretezza. Eppure, chi lo segue da vicino giura che il talento c’è ancora tutto. Sul web si legge di tifosi messicani che lo difendono a spada tratta, convinti che abbia solo bisogno di tempo per adattarsi alla Serie A, un campionato che non perdona.
Il problema, forse, sta anche nell’utilizzo. Al Feyenoord, Gimenez era un finalizzatore puro, servito a dovere in area. Qui, Conceiçao gli chiede di pressare, tornare a centrocampo, fare il lavoro sporco, compiti che non gli calzano a pennello. Non è un fulmine di guerra, Santiago, e costringerlo a un gioco che non è il suo potrebbe avergli tolto sicurezza.
l Milan lo sa: per far rendere un investimento del genere, serve un contesto che lo esalti. Il recupero psicologico sarà decisivo, ma anche il prossimo allenatore avrà voce in capitolo. Riuscirà Gimenez a tornare il bomber che tutti si aspettano?
Calciomercato Milan: Lucca, David e le opzioni per l’attacco
Situazioni che spingono il Milan a valutare nuove scelte per il mercato estivo. Tra i nomi che circolano, Lorenzo Lucca spicca come una candidatura forte. Dodici gol in 33 partite con l’Udinese, numeri che parlano da soli. Alto, fisico, con un fiuto per il gol che potrebbe fare comodo a prescindere dal modulo del nuovo tecnico.
L’Udinese lo valuta sui 35 milioni, una cifra non da poco, ma il Milan potrebbe provarci, magari scatenando un derby di mercato con l’Inter. Lucca è il prototipo dell’attaccante che manca: uno che lotta, sgomita e finalizza. Un vice-Gimenez perfetto, o magari qualcosa di più.
Poi c’è Jonathan David, stella del Lille, che torna a bussare alla porta rossonera. “Offerto” è una parola grossa, tra commissioni e stipendio, il costo è di quelli che fanno tremare i polsi. Eppure, il canadese è un profilo da top club, con una media gol da far invidia e una versatilità che potrebbe rivoluzionare l’attacco. Il Milan ci pensa, ma sa che serve un sacrificio economico non da poco.
Tra Abraham da confermare, Jovic da valutare e Gimenez da rilanciare, il club deve trovare la quadra. Lucca e David sono piste concrete, ma il vero colpo potrebbe essere un nome a sorpresa. Una cosa è certa: dopo una stagione altalenante, i rossoneri non possono permettersi di sbagliare.