Ten Hag in tribuna ha acceso i sogni, ma la Roma ha già scelto. Un nome inaspettato, un allenatore da scudetto: ecco chi ha convinto davvero Ranieri
La tribuna dell’Olimpico, si sa, può diventare più interessante del campo. Almeno per chi ama decifrare sguardi, gesti, presenze insolite. Domenica sera, durante Roma-Juventus, un nome ha fatto drizzare le antenne più dei soliti vip o dirigenti di passaggio: Eric Ten Hag, elegante, discreto, lì a osservare lo spettacolo con l’aria di chi sa di essere osservato.
Ed è bastato questo per far decollare la fantasia collettiva. “È lui il nuovo allenatore della Roma?”, “Contatto in corso?”, “Ecco il profilo internazionale che serviva a rilanciare il progetto!”. Titoli, tweet, messaggi vocali nelle chat di gruppo: tutti a fantasticare su un futuro con il tecnico olandese in panchina.
Ma a Roma, quando la voce corre troppo veloce, spesso finisce per inciampare.
Perché a guardarla bene, quella presenza non quadrava. Troppo vistosa, troppo plateale. Se davvero ci fosse stato qualcosa di concreto, farlo sfilare sotto gli occhi di tutti sarebbe stato quantomeno ingenuo. No, Ten Hag era lì per motivi suoi, ma non certo per firmare un precontratto sotto al sedile.
La verità, come spesso accade, viaggia su un binario più silenzioso. E a questo giro porta dritto a un nome che in molti avevano accantonato, forse troppo in fretta.
Roma, Ranieri ha scelto: Pioli può essere il nuovo allenatore
Negli ultimi giorni, secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Serieanews.com, ha preso sempre più quota un nome che ricompariva sempre più spesso nei discorsi interni. Un nome che partiva da posizione più defilata di altri come ad esempio quello di Gasperini e che invece ha saputo rimettersi in moto lontano dai riflettori.
Stiamo parlando di Stefano Pioli. Sì, proprio lui. L’allenatore che ha riportato lo scudetto al Milan dopo undici anni. L’uomo del “lavoro, umiltà, sacrificio” – che per molti aveva già detto tutto. E invece no.
La sua parentesi in Arabia Saudita non è andata come sperato. Un’avventura nata con entusiasmo, ma rivelatasi più amara che stimolante. Ambiente complesso, ritmi lontani dal suo mondo, prospettive nebulose. Un’esperienza che ha lasciato in lui una voglia enorme di tornare in Italia. Di tornare a incidere.
Ecco perché, quando Ranieri ha cominciato a pensare a chi affidare il futuro giallorosso, il nome di Pioli ha iniziato a scalare le gerarchie. In punta di piedi, ma con decisione.
Chi pensa che fosse tutto deciso da settimane si sbaglia di grosso. Perché un tentativo per Gasperini c’è stato, eccome. Un profilo affascinante, capace di plasmare squadre ambiziose e coraggiose. Ma anche un carattere spigoloso, una filosofia difficile da conciliare con certi ambienti.
E così Pioli, con la sua capacità di adattarsi, il suo profilo rassicurante e quella medaglia tricolore sul petto, ha finito per sorpassare tutti. In silenzio, ma in modo netto. Oggi manca solo l’annuncio, che arriverà più avanti – quando la stagione sarà finita e i riflettori punteranno altrove. Ma le riserve, ormai, sono sciolte: con tutta probabilità il nuovo allenatore della Roma sarà proprio lui.