Orsolini-Juve, la furia dei tifosi: “Vi dovete vergognare”

Un’esultanza che racconta più di mille parole. Orsolini incanta, e intanto i tifosi juventini alzano la voce: il campo, oggi, chiede risposte

Riccardo Orsolini esulta facendo toc toc alla telecamera
Orsolini-Juve, la furia dei tifosi: “Vi dovete vergognare” (LaPresse) – serieanews.com

C’è un certo tipo di rivincita che non ha bisogno di urla. Basta un sorriso, magari con la bocca appena increspata e quello sguardo che fissa dritto la telecamera facendo “toc toc”. È il linguaggio muto ma eloquente che Riccardo Orsolini ha adottato ogni volta che segna un gol. Un gesto che non è mai fine a sé stesso: è una dichiarazione d’intenti, un piccolo atto di ribellione silenziosa.

Il Bologna vola che è una meraviglia, e Orsolini è uno dei motori principali. Gioca libero, ispirato, dentro una squadra che sembra cucita addosso al suo piede sinistro. Italiano lo lascia fare, e lui fa. E fa tanto: gol, assist, dribbling, lampi. In un campionato dove l’originalità sembra merce rara, lui è un esemplare autentico.

E mentre a Casteldebole lo coccolano come si fa con i figli prediletti, altrove si discute. Già, perché la maglia azzurra continua a restare lì, sospesa come una promessa non mantenuta. Spalletti, per ora, guarda altrove. Scelte tecniche, ci mancherebbe. Ma Orsolini non protesta: al massimo mastica l’aria e fa quel gesto alla telecamera. Un “io ci sono” che non ha bisogno di spiegazioni.

Intanto, fuori dal campo, le sue prestazioni stanno riaccendendo un vecchio discorso che sembrava archiviato. Un nome che riemerge, una polemica che si riapre. E per una volta, non riguarda soltanto la Nazionale.

Orsolini e la Juventus: quella “plusvalenza” indigesta

Per chi ha la memoria corta: Riccardo Orsolini è passato anche alla Juventus. Lo vendettero al Bologna per 15 milioni di euro, e all’epoca non mancarono le polemiche.

Riccardo Orsolini esulta dopo un gol
Orsolini e la Juventus: quella “plusvalenza” indigesta (LaPresse) – serieanews.com

Cifra troppo alta, dicevano, per un giocatore che non aveva ancora dimostrato granché in Serie A. Una di quelle operazioni che finirono dentro il calderone delle indagini sulle plusvalenze ma in realtà fu rapidamente archiviata perché il fatto non sussisteva.

Il resto è storia nota: inchiesta, penalizzazione, caos. Ma ora che Orsolini sta esplodendo sul serio, c’è chi torna su quella cessione con il dente avvelenato. Non tanto per il valore tecnico del giocatore, quanto per il principio. Oggi ne vale probabilmente il doppio. E i tifosi della Juve, feriti e frustrati da quella vicenda, si tolgono dei sassolini dalla scarpa.

Sui social, l’aria è pesante. “Vi dovete vergognare“, scrivono sotto ogni post che nomina il suo nome. Uno dei bersagli preferiti è Paolo Ziliani, tra i giornalisti più esposti sull’argomento. Ma nei commenti tutti i non juventini sottolineano puntualmente che il nome di Orsolini è uno dei pochi che in quell’inchiesta non era coinvolto. Le plusvalenze definite “fittizie” erano altre.

A scorrere i (trenta) nomi di quella lista si strabuzzano gli occhi. I nomi più noti sono Sturaro, Audero, Portanova e Rovella, che pure sta facendo una gran bella carriera. Gli altri sono calciatori che al più abbiamo visto in B, altri invece sono completamente spariti dai radar.

Ma si sa come funzionano i social: anche se faceva parte di quell’inchiesta solo in maniera marginale, ora Orsolini è diventato suo malgrado un simbolo, perché rappresenta esattamente quello che alcuni tifosi dicono da anni: il valore di un calciatore non lo si può decidere a tavolino. E in alcuni casi è anche vero, ma altri qualche dubbio lo lasciano eccome.

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