Quando Klose parla, i laziali ascoltano. E se il suo sogno è un Campione del Mondo, forse non è solo una suggestione
C’è una categoria di ex giocatori che a Roma rappresenta ancora un pezzo di storia. Miroslav Klose, per la Lazio, è questo. Un nome che non si pronuncia mai con leggerezza, perché chi c’era si ricorda tutto: i gol, certo, ma anche quel modo elegante di stare al mondo, quel rispetto per la maglia e per il gioco che sembrava uscito da un altro tempo.
Eppure oggi, Miro è tornato a far parlare di sé. Già, perché stando a quanto filtra dalla Germania, l’indimenticato ex campione tedesco vorrebbe replicare la sua epopea laziale con un altro campione come lui, anzi che ha vinto anche qualcosa in più di lui in giro per il mondo. Un personaggio storico del calcio tedesco che, anche se per una fiammata, potrebbe fare ancora sognare i tifosi biancocelesti.
E chi meglio di lui potrebbe spiegarci cosa significa? Quando Klose sbarcò a Roma, in tanti pensavano fosse un colpo da copertina, più utile per vendere abbonamenti che per fare punti. Aveva 33 anni, veniva da un Bayern dove era finito più in panchina che in campo. E invece, ha fatto scuola. Con i piedi, con la testa, con il cuore. La Lazio ci ha creduto, e ha avuto ragione.
Un copione che si è ripetuto, con sfumature diverse, anche con Pedro. Altro Campione del Mondo, altra carta d’identità che in Serie A suona sempre come una condanna preventiva. Ma basta guardarlo ancora oggi per capire quanto contino poco i numeri se hai i colpi e la testa giusta. Insomma, a Roma, certi sogni hanno saputo trasformarsi in solide realtà. E allora, perché non sperarci ancora?
Thomas Muller alla Lazio: nel segno di Miroslav Klose
Il nome, a questo punto, è sul tavolo: Thomas Muller. E qui si cambia passo. Perché se Klose e Pedro erano grandi, lui è semplicemente iconico. Una vita al Bayern, un palmarès che sembra un’enciclopedia, un modo di giocare che ha pure un nome suo: Raumdeuter, l’interprete degli spazi. Già solo questo dovrebbe far intuire la profondità del personaggio.
Ora, il Bayern, che sta guardando molto all’Italia per rinnovarsi, pare intenzionato a voltare pagina. Il contratto è in scadenza, il rinnovo non è all’orizzonte. Müller non ha più vent’anni, certo, ma ha ancora voglia di campo. E se c’è qualcosa che sa fare come pochi, è leggere la partita prima degli altri. Il tipo di calciatore che può farti crescere un’intera squadra anche solo con una smorfia o un tocco di prima.
L’idea Muller alla Lazio, detta così, suona più come un sussurro che come una trattativa. Ma è un sussurro di quelli che piacciono ai tifosi. Non per marketing o per nostalgia, ma perché nella Roma biancoceleste certi colpi sono già riusciti. E quando hai un ex come Klose che fa da ambasciatore, il sogno inizia ad avere contorni più definiti.
Certo, non è questione di soldi – almeno non solo. Muller potrebbe scegliere gli Stati Uniti, l’Arabia o chissà quale altro scenario esotico. Ma se decidesse di chiudere in Europa, in un campionato competitivo, con un progetto che lo metta davvero al centro, beh… la Lazio ha già dimostrato di saper costruire le condizioni giuste. Lo farà anche con Thomas Muller? Chissà, intanto i tifosi si sono già esaltati solo a sentirlo nominare.