L’Inter vede sfumare un colpo di mercato inseguito a lungo. Cosa succede ora e come cambiano i piani per la squadra di Inzaghi
Mica facile vivere con un sogno che pulsa sullo sfondo mentre si cerca di rimanere coi piedi per terra. Da una parte c’è l’odore di possibili trionfi in arrivo – lo scudetto è vicino, la Champions alla portata, la Coppa Italia pure – e dall’altra quel pizzico d’inquietudine tipica di chi, per natura, non si accontenta mai.
L’Inter versione 2024-2025 è un concentrato di ambizione e lucidità. Perché sì, magari il triplete rimane un miraggio, ma l’idea di costruire un’Inter ancora più forte, più profonda, più completa… quella è tutto fuorché un’utopia.
Marotta e Inzaghi, con quest’ultimo ormai a un passo dalla riconferma ufficiale, stanno già ragionando sul futuro, anzi, ci stanno proprio mettendo mano. Il mercato nerazzurro ha già preso forma nei taccuini dirigenziali, tra appunti, nomi, idee e qualche colpo che, come vedremo, è già sfumato sotto il naso.
Tra i reparti su cui mettere mano, l’attacco dell’Inter è sicuramente in cima alla lista. Lautaro è il simbolo, Thuram è la spalla perfetta, ma tutto il resto – con buona pace dei diretti interessati – rischia una riscrittura.
Inter, rivoluzione in attacco: piacciono Krstovic e Lucca
Correa sembra già con la valigia in mano, Taremi non ha mai convinto fino in fondo (e il suo rendimento, finora, è stato tutto fuorché indimenticabile), mentre Arnautovic è sempre a metà strada tra il campo e l’infermeria.
Non sorprende che la dirigenza stia sondando alternative. Si parla di Lorenzo Lucca, profilo fisico, cresciuto parecchio a Udine, e di Nikola Krstović, un altro attaccante giovane che sa come far male alle difese. Gente utile a “rinvigorire” – come dicono quelli bravi – il reparto avanzato.
Ma c’era anche un altro nome, un’idea che circolava da settimane tra Appiano e Viale della Liberazione. Un colpo che aveva preso corpo nei corridoi più silenziosi, quelli fatti di relazioni personali e diplomazia. E qui arriva la beffa.
Nico Paz, quando il Como ti soffia l’obiettivo
Il nome che faceva battere i cuori nerazzurri era Nico Paz. Sì, proprio lui. Il talento argentino, cresciuto nel vivaio del Real Madrid e attualmente in forza al Como, era diventato un pensiero fisso, soprattutto per Inzaghi. Non solo per le qualità (che sono sotto gli occhi di tutti), ma anche per il percorso che stava tracciando: Serie A, titolarità, e quella sensazione di avere tra le mani un futuro crack.
L’Inter ci ha provato. Javier Zanetti ha fatto leva sui suoi rapporti con Pablo Paz, papà di Nico e vecchia conoscenza del calcio argentino. Un lavoro silenzioso, sussurrato, ma ben instradato. Eppure non è bastato.
A mettere la parola fine alla trattativa ci ha pensato Carlalberto Ludi, ds del Como, che prima di Como-Empoli ha gelato tutti con una frase secca, rispondendo alla domanda se Nico e Fabregas saranno ancora al Como il prossimo anno: “Sì, assolutamente”, ha risposto Ludi. Stop. Fine del sogno. L’Inter beffata, e anche un po’ a mani vuote.
Il Como quindi ha convinto il Real Madrid a lasciarlo in riva al lago almeno per un altro anno, risolvendo a monte quell’incredibile “quadrivio” che riguardava il futuro del giovane calciatore.
Resta da capire se la proprietà Hartono sia riuscita ad eliminare quella fastidiosissima recompra da 9 milioni o se si è semplicemente rimandato il problema al prossimo anno, decidendo di lasciarlo un altro anno al Como e poi decidere se esercitarla.