Il progetto di Marco Baroni ha sorpreso tutti. Ma ora la Lazio è pronta a sacrificare un pezzo pregiato, senza andare in crisi
Quando lo scorso anno la Lazio ha detto addio a Luis Alberto, Immobile e Felipe Anderson, in pochi avrebbero scommesso su una rinascita così rapida. Eppure Marco Baroni, arrivato tra mille perplessità, ha stravolto le previsioni e portato i biancocelesti a rivedere la Champions League da vicino. Merito di un progetto ringiovanito, costruito con intelligenza e guidato con polso.
I nuovi protagonisti non sono mancati: Rovella ha preso in mano il centrocampo, Isaksen ha fatto il salto di qualità, Castellanos si è fatto valere là davanti. E poi ci sono le conferme: Zaccagni, Guendouzi, Mario Gila. Ma il nome che più ha illuminato l’andata, spaccando partite e difese, è stato un acquisto arrivato un po’ in sordina ma autore di una stagione molto importante.
Arrivato dall’Arsenal con l’etichetta di scommessa – e una lista di infortuni non proprio rassicurante – Nuno Tavares ha trovato a Roma quella continuità che gli era sempre mancata. Esplosivo nei primi mesi, ha accusato un lieve calo, ma il suo bilancio resta abbondantemente positivo. Tanto che ora in Premier – e non solo – stanno tornando a bussare.
Perché Lotito ha già cambiato paradigma. Il nuovo mantra recita: “tutti sono importanti, nessuno è indispensabile“. Tradotto: anche Nuno può partire, purché arrivi l’offerta giusta.
Lazio, Tavares può andar via: occhi in casa Fiorentina
Ma a quanto ammonta questa offerta giusta? Nel caso di Tavares potrebbe essere tra i 35 e i 40 milioni di euro. E qui arriva il punto centrale: non c’è preoccupazione. Il problema si potrebbe risolvere da solo, perché mai come quest’anno il campionato italiano ha proposto una miriade di esterni sinistri molto interessanti.
Di nomi ce ne sono diversi. Alcuni difficili da raggiungere, come Miranda del Bologna, blindato da una stagione da favola, poi c’è ad esempio Valeri del Parma col quale però è difficile immaginare un ritorno di fiamma dopo che è sfumata lo scorso anno la trattativa per portarselo a casa.
Il nome buono, però, potrebbe venire da Firenze. Si chiama Fabiano Parisi. Talento purissimo, doveva prendere il posto che è stato per anni di Biraghi ma tra infortuni, gerarchie mutevoli e le scelte di Palladino – che spesso gli ha preferito Gosens – Parisi si è ritrovato nuovamente ai margini. A gennaio il Como ci ha pensato sul serio, ma alla fine niente si è concretizzato.
Ora, a fine stagione, il tema tornerà caldo. Perché Parisi vuole giocare. E se non sarà titolare a Firenze, allora cambierà aria. La Lazio, dal canto suo, può vantare anche ottimi rapporti con l’agente Mario Giuffredi che gestisce anche capitan Zaccagni. Non è un dettaglio. Lo scenario è già delineato: se parte Tavares, si potrebbe aprire una porta per Parisi.
Una scelta che sarebbe anche un messaggio: non sempre serve cercare all’estero per trovare soluzioni valide. A volte, basta guardare in casa nostra.