Gian Piero Gasperini è fuori dai giochi: Ranieri chiude a sorpresa e un nome clamoroso come Unai Emery spunta per la panchina della Roma
Che fine ha fatto Gian Piero Gasperini? Fino a qualche giorno fa sembrava il favorito per la panchina della Roma, il nome caldo su cui tutti scommettevano. E invece, no. Claudio Ranieri, interpellato proprio sul futuro della guida tecnica giallorossa, ha spiazzato tutti con una frase netta: “Gasperini non sarà l’allenatore della Roma. E, aggiungo, nessuno dei nomi usciti finora è nella nostra lista”.
Parole che gelano l’ambiente e riaprono tutto. Perché se non sarà Gasperini, e nemmeno Ancelotti, Mancini o Sarri, allora chi guiderà la Roma nella stagione 2025-26? Ranieri ha precisato che lui e il direttore sportivo Florent Ghisolfi stanno preparando una rosa di candidati da presentare alla proprietà. Ma le carte restano coperte. Anzi, più che coperte, depistanti.
I contatti tra la Roma e Gasperini ci sono stati davvero, e anche parecchio. Non è una leggenda metropolitana. Le parti si sono parlate, la stima era reciproca. Ma, secondo quanto abbiamo appreso, il tecnico dell’Atalanta avrebbe preso tempo. E a Trigoria questo attendismo non è piaciuto. Non perché la Roma abbia fretta, ma perché ha bisogno di una risposta convinta. Senza esitazioni.
Così, il nome di Gasperini è stato depennato. O almeno così lascia intendere Ranieri, anche se consentiteci di avere il beneficio del dubbio. Ma mentre i riflettori si spostano altrove, dietro le quinte si fa strada una candidatura che, inizialmente sottovoce, adesso inizia a farsi sentire da ambienti spagnoli solitamente ben informati, che però stavolta l’avrebbero davvero sparata grossa, quasi quanto quella voce che voleva la Roma interessata a Pep Guardiola per il prossimo anno. Ma quella forse è davvero imbattibile.
Unai Emery alla Roma: suggestione o realtà?
Sembra assurdo anche solo pensarlo, ma la voce è concreta: il nuovo allenatore della Roma potrebbe essere Unai Emery, attuale tecnico dell’Aston Villa. Già, proprio lui, l’uomo che ha trasformato il club di Birmingham in una realtà europea solida, portandolo prima in Champions League e poi a disputare i quarti di finale della massima competizione continentale, dove incontrerà il PSG dopo aver superato brillantemente il Bruges (che, curiosità, aveva eliminato proprio l’Atalanta).
Emery è un profilo internazionale, esperto, abituato a gestire pressioni e progetti ambiziosi. Ha vinto ovunque: Siviglia, PSG, Villarreal. E soprattutto, conosce bene l’Italia: è già stato in orbita Napoli in passato, contattato più volte da De Laurentiis, senza che si arrivasse mai alla firma, e anche con la Roma c’era stato più di un pour parler già nel 2017, quando Emery allenava il Paris. Poi alla fine decise di restare in Francia.
Ma quanto è realistico Emery alla Roma? Facile rispondere: poco. Ma non impossibile. L’allenatore spagnolo è legato all’Aston Villa da un contratto fino al 2029 con ingaggio da 7 milioni di euro a stagione. Ma se sentisse di aver portato il progetto al suo massimo, potrebbe scegliere di chiudere in bellezza. Non è questione solo di soldi o risultati: a volte, nel calcio, si cerca un nuovo stimolo. E Roma, in questo, è una calamita.
I Friedkin stanno lavorando in silenzio, senza lasciar trapelare nulla, così come nel caso di Paulo Dybala. Ma il fatto che il nome di Emery stia circolando in ambienti vicini a Trigoria e non solo, fa pensare che l’idea sia tutt’altro che campata in aria. Forse non ancora una trattativa, ma una porta aperta. Uno spiraglio. Un’intuizione che, con pazienza, può diventare un’opportunità concreta.
La sensazione è che la Roma voglia fare un salto. Non tanto di qualità tecnica, quanto di visione. Puntare su un profilo internazionale come Emery significherebbe alzare l’asticella, portare esperienza, gestione e una cultura del lavoro molto “europea”. E se non sarà Emery, comunque il segnale è chiaro: il prossimo allenatore sarà un nome importante, uno che dia finalmente al club giallorosso una speranza di entrare fra le big d’Italia e d’Europa. Con Emery soprattutto questo secondo aspetto sarebbe praticamente una garanzia.