Carlo Ancelotti torna protagonista: lo vogliono in panchina, ma c’è un rilancio a sorpresa. Il protagonista inatteso di questa estate potrebbe essere proprio lui
Non è un nome da fantamercato. Anzi, è forse il più concreto di tutti. Eppure fa effetto dirlo: Carlo Ancelotti potrebbe davvero tornare in Serie A. È una suggestione che circola da settimane, ma che ora comincia a prendere corpo. Perché sia la Roma che il Milan stanno valutando l’opzione in maniera molto più seria di quanto si voglia far credere.
A Trigoria l’idea è affascinante. Il club giallorosso è in cerca di una figura carismatica e stabile, capace di portare serenità ma anche ambizione in un ambiente che vive spesso sull’onda dell’emotività. I Friedkin sanno bene che affidarsi a un tecnico vincente e rispettato come Ancelotti significherebbe rilanciare il progetto tecnico con una credibilità da capogiro. Non è solo una questione di nostalgia – Ancelotti alla Roma ha giocato, con Liedholm e Eriksson – ma anche di visione.
Dall’altro lato c’è il Milan. E qui il discorso si fa ancora più emotivo. Ancelotti rappresenta il Milan per definizione: prima in campo, poi in panchina. Due Champions League vinte da allenatore, un’identità di gioco che ha fatto scuola e un rapporto personale ancora forte con l’ambiente. Anche se il club rossonero sta ragionando in chiave giovane e sostenibile, l’eventualità di un grande ritorno non è fuori discussione. E nel calcio, si sa, le storie d’amore fanno giri immensi e poi ritornano.
Ancelotti, intanto, prende tempo. Perché a Madrid non ha ancora sciolto le riserve. Il contratto con il Real scade nel 2026, ma la sensazione è che il ciclo possa chiudersi anche prima, specie se la stagione terminerà con un trofeo internazionale. Il club sta già sondando alternative, e il nome di Xabi Alonso circola con insistenza, per un giro vorticoso di allenatori che potrebbe coinvolgere Ancelotti ma anche Gasperini. E intanto lui, Ancelotti, aspetta il Mondiale per Club prima di prendere qualsiasi decisione.
Ma il Brasile non molla: contatti riaperti tra Ancelotti e la CBF
Ma se in Italia si accendono le luci, in Sudamerica si riaprono i contatti. Sì, perché la pista Brasile non è affatto tramontata. Anzi, secondo quanto riportano più fonti vicine alla CBF, dopo la sconfitta contro l’Argentina l’aria attorno a Dorival Junior si è fatta pesante. Il suo progetto tecnico non convince, i risultati nemmeno.
E allora si torna al piano A: Carlo Ancelotti ct della Seleçao. Non è una novità. Era già stato cercato due anni fa fa, con insistenza. Allora dopo una lunga riflessione disse no, per rispetto del Real Madrid. Ora, però, lo scenario è cambiato. E se è vero che non esiste ancora una trattativa formale, è altrettanto vero che i contatti sono stati riattivati, con tanto di gradimento espresso dalle alte sfere federali. Il progetto sarebbe ambizioso: affidare a un tecnico europeo, ma esperto e vincente, la rinascita di un Brasile smarrito.
L’impressione è che Ancelotti voglia prendersi tutto il tempo possibile. Non è tipo da fare scelte affrettate, né da farsi incantare dalla prima offerta. Ma una cosa è chiara: questa volta l’Italia non parte sconfitta. Roma e Milan offrono stimoli forti, entrambi legati alla sua storia e alla possibilità di chiudere il cerchio con un ritorno da protagonista. Il Brasile, dal canto suo, rappresenta la sfida esotica, quella che potrebbe consacrare definitivamente il suo status di leggenda globale.
Ma davvero uno come lui ha ancora bisogno di consacrazioni?