Quanto costa blindare il futuro? E, soprattutto, quanto vale la libertà di scegliere il proprio destino? Sono le domande che ronzano nella testa di Mile Svilar, che tratta il rinnovo con la Roma
Il rinnovo di contratto di Svilar con la Roma non è una semplice formalità. Dietro quella firma che tarda ad arrivare si gioca una partita molto più sottile di quanto sembri. Una partita fatta di clausole, numeri e prospettive. Perché sì, l’ingaggio è un tema, ma il vero braccio di ferro si gioca altrove.
Da una parte c’è la Roma, che dopo aver dato fiducia al portiere serbo-belga vuole blindarlo fino al 2029. Dall’altra, c’è un ragazzo di 24 anni che, pur riconoscendo quanto il club giallorosso abbia creduto in lui, sa benissimo che il suo nome sta cominciando a girare forte sui taccuini di diversi top club europei.
Nelle ultime settimane, i colloqui tra la dirigenza romanista e l’entourage del giocatore sono entrati nel vivo. La proposta dei giallorossi c’è: un contratto da 2 milioni di euro netti a stagione, il doppio rispetto al milione che Svilar guadagna attualmente. Una cifra che, a Trigoria, considerano già un passo importante, ma che per il giocatore non basta.
La richiesta del portiere, infatti, si aggira sui 4 milioni di euro, in linea con quello che squadre dal profilo internazionale sarebbero pronte a garantirgli.
La questione è che sullo stipendio ci si potrebbe incontrare. Magari non domani, ma presto. C’è margine per un compromesso intorno ai 3 milioni di euro che accontenterebbe un po’ tutti, considerato anche il ruolo sempre più centrale che Svilar si è guadagnato con prestazioni solide e personalità.
Rinnovo Svilar: il vero nodo è la clausola rescissoria
Fin qui tutto bene, direte voi. Ma non è così. Vi abbiamo già raccontato in passato delle difficoltà per il rinnovo di Mile Svilar, difficoltà che permangono tuttora. Anche perché il punto è un altro, e si chiama clausola rescissoria. E qui, il terreno è decisamente più scivoloso.
La Roma vuole inserirne una alta, nell’ordine dei 70-75 milioni di euro. Il senso è chiaro: evitare che Svilar possa essere “scippato” troppo facilmente, proteggere l’investimento, dare un segnale al mercato. Un prezzo da top player, come lo è stato Alisson ai tempi, o come lo sono oggi portieri di prima fascia in giro per l’Europa.
Dall’altro lato, però, Svilar e il suo entourage spingono per una clausola molto più bassa: 25 milioni di euro. Una cifra che gli garantirebbe, in pratica, un lasciapassare immediato per il salto in un grande club già nella prossima stagione. Ecco, qui si gioca davvero la partita.
Perché 25 e 75 non sono solo numeri. Sono due visioni completamente diverse del presente e del futuro. Da un lato c’è un club che vuole blindare il proprio portiere titolare per costruirci sopra. Dall’altro, un ragazzo che sa quanto sia difficile oggi trovare spazio in un grande club, e che quindi vuole tenersi aperta la porta per eventuali opportunità.
È chiaro che la trattativa per il rinnovo di Mile Svilar non si gioca solo tra le mura di Trigoria. All’estero, osservano e aspettano. Il Bayern Monaco ha già messo in lista il nome del serbo-belga, complice il fatto che Neuer compie 39 anni e i bavaresi stanno valutando il ricambio generazionale.
Anche il Manchester United, che a fine stagione potrebbe salutare Onana, guarda con interesse al portiere cresciuto nell’Anderlecht, e in Inghilterra c’è anche il Bornemouth interessato da tempo oltre a Chelsea e Manchester City.
🚨 Chelsea have contacted Mile Svilar's representatives in the hope of beating Manchester City to his signature.
(Source: Tuttomercatoweb) pic.twitter.com/sNSvA42Bus
— Transfer News Live (@DeadlineDayLive) March 21, 2025
Il futuro di Svilar, insomma, resta fortemente in bilico. Se accetterà di firmare un contratto con una clausola alta, Svilar sarà con ogni probabilità il portiere titolare della Roma nella prossima stagione. Se invece resterà fermo sulle sue posizioni, la cessione estiva diventerà uno scenario molto concreto.