Nico Paz, una stagione da sogno e quattro strade davanti: quale sarà la scelta del talento che ha incantato il Como e ora fa gola ai top club europei?
È bastata una stagione. E che stagione. Nico Paz si è preso la scena in Serie A con la naturalezza dei predestinati. Arrivato al Como in punta di piedi, ha chiuso l’anno da protagonista assoluto. Gol, assist e un talento che trasuda ad ogni tocco di palla.
E ora? Ora siamo a un bivio, o meglio: a un crocevia, con quattro strade davanti a sé. Tutte affascinanti, tutte aperte. E tutte cariche di aspettative.
Ripartiamo da un dato: il Como lo ha pagato 6 milioni. Il Real Madrid, che ci ha messo una recompra a 9 milioni, probabilmente pensava di aver fatto l’affare a prescindere. E in realtà l’ha fatto, perché la scelta di un controriscatto così basso oggi lascia Ancelotti col coltello dalla parte del manico.
In tutta questa storia, ciò che nessuno, né a Valdebebas né sul lago, poteva immaginare è che oggi Nico Paz potesse valere almeno cinque volte tanto. È il mercato, bellezza. Ma anche un pizzico di lungimiranza di Cesc Fabregas, che su questo ragazzo ci ha puntato forte e che ora se lo vorrebbe tenere stretto. Oggi il destino di Nico è un romanzo ancora tutto da scrivere.
Nico Paz e le opzioni “facili”: resta a Como o ritorna a casa?
Partiamo dall’ipotesi più semplice. Carlo Ancelotti lo ha seguito da vicino durante l’anno, lo stima e lo ha fatto sapere in modo chiaro. Il Real Madrid può decidere il proprio destino e quello del calciatore: può esercitare la recompra e riportare Nico alla base per appena 9 milioni.
Sarebbe un’operazione in stile Brahim Diaz, che dopo il prestito al Milan è tornato al Bernabeu trovando finalmente spazio. Ma qui il discorso è diverso: Nico è cresciuto esponenzialmente, gioca con una sicurezza che non tutti, da quelle parti, possono vantare. Eppure, si sa, a Madrid non c’è mai tempo da perdere: o sei subito da Champions League, o rischi di restare ai margini.
Seconda via: restare al Como. Cesc Fabregas, che quest’anno ha guidato il Como a un campionato sorprendente, stravede per lui. Lo considera la colonna portante del progetto per il futuro. E non è il solo.
La proprietà indonesiana del club lariano ha mezzi economici solidi (chi conosce la famiglia Hartono lo sa bene) e sta lavorando con il Real per un piano che prevede una sorta di “recompra della recompra”. Tradotto: versare molto più dei 6 milioni già pagati per annullare la recompra e prendersi Nico per intero. Una mossa coraggiosa, da club ambizioso, che sogna di portare stabilmente il Como tra le grandi della Serie A.
Le altre due vie: l’Inter di Zanetti o il decollo ultramilionario
La terza strada porta a Milano, sponda nerazzurra. Qui c’è la mano di Javier Zanetti, che con Pablo Paz, il padre di Nico, ha un rapporto di vecchia data.
Non è un segreto che Simone Inzaghi abbia chiesto rinforzi offensivi di qualità e che vede in Nico Paz un talento abbacinante, capace di giocare sia sulla trequarti che più avanzato. Il problema? Convincere il Real Madrid a vendere. Perché, a quel punto, i blancos dovrebbero riacquistarlo e poi cederlo a una cifra ben più alta. E non è detto che lo vogliano fare.
Anche perché poi in quel caso si presenterebbe anche la quarta opzione. Il Real esercita la recompra, ma non per tenerlo. Piuttosto, lo rimette sul mercato, consapevole che club come il Manchester City (ma ce ne sono molti altri) non si farebbero pregare troppo per mettere sul tavolo una cifra da capogiro.
Pep Guardiola, ad esempio, ha sempre avuto un debole per i giocatori tecnici, intelligenti, capaci di fare la differenza negli spazi stretti. Nico Paz, con i suoi numeri, si è guadagnato più di un occhio di riguardo in Inghilterra. Ma attenzione anche ad altre big: Arsenal, Paris Saint-Germain, persino il Bayern Monaco potrebbero farci più di un pensierino. Se parte l’asta, può finire ovunque.
Il nodo si scioglierà probabilmente a giugno, quando il Real Madrid deciderà se riscattare o meno la recompra. Da lì si apriranno i giochi per capire dove giocherà la prossima stagione. E chissà che questo di Como non sia stato solo il primo, bellissimo capitolo della favola di Nico Paz.