Come giocherà la Juve di Tudor: un cavallo di Troia per il prossimo allenatore

La Juve di Igor Tudor sta per prendere forma: si ripartirà dalla difesa a 3: un modulo caro al tecnico e con un obiettivo ben specifico

Igor Tudor e la lavagnetta tattica
Nasce la Juve di Tudor: difesa a 3 con un obiettivo ben chiaro – SerieAnews

Manca soltanto l’ufficialità ma potrebbe essere solo questione di poche ore poi sarà tutto definito. Thiago Motta di fatto non è più l’allenatore della Juventus. All’italo-brasiliano non è stata concessa nemmeno l’ultima spiaggia del Genoa, la gara in cui poter rimettere a posto le cose e ripartire.

La decisione in chiave bilancio – il suo esonero sarebbe influito sul prossimo trimestre da “aggiustare” eventualmente con una cessione di un big a giugno – è stata spazzata via dal timore di perdere altro terreno per la Champions League. E così ribaltone immediato, con il nuovo tecnico già a Torino e pronto ad insediarsi alla Continassa.

Avrà una settimana di lavoro piena in vista del Grifone per dare già le prime indicazioni. Sarà Igor Tudor a prendersi l’onere di portare la Juve almeno al quarto posto, obiettivo minimo ed imprescindibile. Il croato ha superato Mancini perché disposto ad accettare un contratto da traghettatore per poi eventualmente lasciare le redini ad un nuovo tecnico oppure meritarsi la riconferma sul campo.

Juve di Tudor: ecco il probabile 11

La domanda che tutti i tifosi si pongono è la stessa: come giocherà la Juventus con Tudor in panchina? Non è un mistero che il tecnico croato è un fautore della difesa a tre, utilizzata quasi sempre nelle sue avventure sia in Italia che all’estero. Una sorta di dogma imprescindibile che riproporrà quasi certamente anche a Torino.

Dusan Vlahovic pensieroso
Juve di Tudor: ecco il probabile 11 (Ansa Foto) – SerieAnews

Sembra evidente come nel nuovo modulo vi debba essere qualche riposizionamento rispetto all’undici schierato da Motta con il 4-2-3-1 fin qui. Di certo c’è che si ripartirà da Michele Di Gregorio tra i pali, possibile una difesa con Kalulu, Gatti e Renato Veiga con Kelly a fungere da prima alternativa.

Sulle fasce dovrebbero solo avanzare il loro raggio d’azione Cambiaso e Weah, al momento in migliori interpreti del ruolo in attesa di Alberto Costa. Mbangula e Conceiçao, invece, potrebbero essere valide soluzioni per agire dietro la punta, lì dove la concorrenza è tantissima: in lizza per quel posto anche Koopmeiners e McKennie, Yildiz e Nico Gonzalez oltre allo stesso Kolo Muani che potrebbe finire in ballottaggio con Dusan Vlahovic.

Ed in mediana? Possibile Tudor scelga Thuram e Locatelli con McKennie e Douglas Luiz come prime alternative. Non è esclusa anche la variante 3-4-1-2 con Kolo Muani e Vlahovic in attacco ma andrà verificata la coabitazione dei due.

Juve, la difesa a tre con vista sul futuro: c’è l’indizio sul nuovo tecnico

La difesa a tre sarebbe un ritorno all’antica per la Juventus che l’ha utilizzata nell’epopea fortunata prima con Antonio Conte e poi con Max Allegri. Una scelta, quella di Tudor, che potrebbe avere anche un altro risvolto. Com’è noto il croato dovrebbe essere solo un traghettatore – anche se non è esclusa la sua permanenza a fine stagione – per poi puntare su un altro tecnico con un nuovo progetto.

Gasperini e Conte sorridono
Juve, la difesa a tre con vista sul futuro: c’è l’indizio sul nuovo tecnico (Ansa Foto) – SerieAnews

E la difesa a tre – è bene ricordarlo – è un dogma imprescindibile per i due principali obiettivi della Juve per la panchina nella prossima stagione. Chiaro il riferimento ad Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, due allenatori al momento blindati da Napoli ed Atalanta ma che in estate potrebbero liberarsi, soprattutto se dovesse chiamare la Juve. Gasp ha già dato il suo addio all’Atalanta, più difficile la strada che porta a Conte ma in estate può davvero accadere di tutto.

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