Il nuovo progetto del Milan: Paratici e Allegri in tandem, nuova impostazione tecnico-tattica e nomi dimenticati che tornano in auge a sorpresa
I cantieri sono aperti e i lavori vanno avanti a oltranza. Giorgio Furlani e Gerry Cardinale sono alle prese con quella che sarà la stagione della svolta. Il primo tassello da piazzare è quello del nuovo direttore sportivo del Milan. E qui non sembrano esserci dubbi: Fabio Paratici, ex Juventus e Tottenham, è vicinissimo alla firma. Se lo prendono, è perché stanno pensando a un allenatore che con lui ha già scritto pagine pesanti della Serie A.
E quel nome è Max Allegri. Sì, il tecnico che ha vinto l’ultimo scudetto del Milan prima della lunga traversata nel deserto. Il ritorno di Allegri al Milan non è più fantascienza. Le alternative ci sono, da Antonio Conte (che potrebbe liberarsi dal Napoli) a Roberto De Zerbi, ma il richiamo della storia pesa. E lo scenario che si sta delineando ha il sapore di una restaurazione moderna.
Se davvero il Milan deciderà di affidare la panchina ad Allegri, non sarà solo un ritorno al passato. Sarà l’occasione per costruire un progetto nuovo, con radici profonde.
Allegri conosce l’ambiente, sa gestire la pressione di San Siro e, soprattutto, è abituato a ottenere il massimo dai giocatori che magari altrove sembrano normali. Pensate a Cuadrado, trasformato in terzino, o a Mandzukic schierato esterno. Il Milan, che ha bisogno di esperienza ma anche di concretezza, sembra pronto a riabbracciare il suo vecchio allenatore e a puntare su un gruppo più solido, più pragmatico. Con un occhio al bilancio e uno al campo.
Allegri al Milan e il 3-5-2: ecco perché Saelemaekers può essere protagonista
Qui arriva il bello. Perché quando si cambia allenatore, si cambiano anche gli uomini su cui puntare. E c’è un nome che, con Allegri, potrebbe passare da esubero a titolarissimo: Alexis Saelemaekers.
Il belga, sbarcato a Milanello nel 2020 grazie all’intuizione di Paolo Maldini, era finito ai margini. Prima il prestito al Bologna, poi alla Roma: sembrava solo questione di tempo prima di vederlo partire a titolo definitivo. E invece.
Alla corte di Ranieri, Saelemaekers ha trovato una nuova vita. Da esterno offensivo discontinuo a quinto di centrocampo completo. Quel ruolo nel 3-5-2, lo stesso che Allegri ha utilizzato per anni con la Juventus, potrebbe essere perfetto per lui.
Nella Roma, Saelemaekers ha convinto. Numeri da protagonista (5 assist e 6 gol, tutti da dicembre in poi), tanta corsa, ma soprattutto duttilità. Il profilo ideale per un tecnico come Allegri che ama gli uomini affidabili.
E, parliamoci chiaro, poter disporre di un esterno destro titolare senza dover spendere un euro fa gola. Specie se i soldi risparmiati possono essere usati per puntellare reparti più scoperti: la difesa centrale e l’attacco, ad esempio. E pensare che il club stava valutando un addio a meno di 20 milioni di euro…
E in un calcio dove gli esterni a tutta fascia di qualità scarseggiano, avere Saelemaekers già in rosa potrebbe essere il colpo di mercato più sottovalutato dell’estate. Magari non fa sognare i tifosi come Gimenez o Joao Felix, che infatti non sarà riconfermato, ma è uno di quei nomi che a giugno fanno storcere il naso e a ottobre diventano imprescindibili.