Sacrificio Gatti: plusvalenza super, al suo posto un altro cuore Juve

Un addio che pesa, ma può fare la differenza. La Juventus pensa a una cessione eccellente e a un rientro che sa di casa: sarebbe un doppio affare

Federico Gatti, un sacco di euro e il logo della Premier
Sacrificio Gatti: plusvalenza super, al suo posto un altro cuore Juve (Foto: LaPresse) – serieanews.com

Tanti tifosi della Juventus sono sorpresi da quella che è stata la crescita esponenziale di Federico Gatti quest’anno. Il difensore torinese, partito da storie di provincia e campi polverosi, è diventato in poco tempo un titolare insostituibile. Ha fatto il salto. E con lui è cresciuta la voglia di vederlo indossare quella maglia con l’orgoglio che hanno solo certi uomini.

Ma nel calcio, lo sappiamo, le storie d’amore non sempre finiscono con il lieto fine. A volte c’è bisogno di fare scelte dolorose. E per la Juventus, il nome che sta ballando sul filo della cessione è proprio il suo.

In un mondo in cui si fa fatica a trovare difensori di personalità, uno come Gatti non passa inosservato. La Premier League lo osserva da vicino, con Everton e Newcastle che sono pronte a fare sul serio. Non solo sondaggi, ma vere e proprie avances, con la Juve che ascolta, valuta, riflette.

Il contratto è blindato fino al 2028, quindi i bianconeri sono in posizione di forza. Non c’è l’urgenza di vendere, ma ci sono ragionamenti in corso. La sensazione è che la Juventus si siederebbe al tavolo solo per offerte a partire da 30 milioni di euro. Una cifra che garantirebbe una plusvalenza importante, di quelle che fanno respirare i conti e permettono di reinvestire dove serve di più.

Vendere Gatti non sarebbe solo un modo per fare cassa. Dietro questa possibile uscita c’è una strategia chiara. La difesa della Juve sta cambiando pelle: Bremer è la certezza non appena tornerà dall’infortunio, mentre la sorpresa Kalulu potrebbe essere riscattato dal Milan senza grossi problemi. Renato Veiga tornerà al Chelsea mentre per Kelly scatterà il riscatto automatico anche in caso di Conference League. Fra i centrali resta Cabal, che può ricoprire più ruoli, e poi per finire c’è Federico Gatti.

Juve, Gatti a peso d’oro: al suo posto può arrivare “gratis” Rugani

Il piano della Juve per la prossima stagione dipenderà naturalmente da quello che sarà il prossimo allenatore, che sia Mancini o un altro tecnico di richiamo. L’idea potrebbe essere quella di avere gli attuali come base, sacrificare Gatti che porta un introito importante e reinvestire in altri reparti. Il posto di Gatti, a quel punto, potrebbe esser preso da un calciatore che a Torino conoscono molto bene: Daniele Rugani.

Daniele Rugani esulta con la maglia della Juventus
Juve, Gatti a peso d’oro: al suo posto può arrivare “gratis” Rugani (LaPresse) – serieanews.com

Parliamoci chiaro: Rugani sembrava uscito dai radar, uno di quei giocatori che salutano e non si sa se torneranno mai. E invece eccolo là, in Olanda, a giocare una stagione solida con l’Ajax. Ha ritrovato continuità, forma, sicurezza. Ha da poco compiuto 30 anni, un’età in cui un difensore può dare ancora tanto. E poi conosce l’ambiente, conosce la maglia, conosce le pressioni. Un cuore Juve, anche quando sembrava lontano.

Rugani rientrerebbe a costo zero, visto che è in prestito secco, e darebbe profondità alla rosa senza intaccare il budget. Se c’è un modo intelligente di costruire una rosa competitiva senza spendere follie, è proprio questo. Cedere Gatti a una cifra tra i 30 e i 40 milioni e sostituirlo con un Rugani rigenerato è una mossa di equilibrio perfetta. E quei soldi? Destinazione reparto offensivo, dove c’è da rifare mezza squadra.

Perché se in difesa i pezzi sembrano esserci, davanti la situazione è molto più fluida. L’addio di Vlahovic appare scritto e a cifre tutt’altro che incoraggianti, Milik saluterà a fine stagione e Kolo Muani, ammesso e non concesso che resti, andrà comunque riscattato. Ci sarà bisogno di non uno, ma probabilmente due nuovi attaccanti. E i 30 milioni di Gatti servirebbero eccome.

Qualcuno dirà che è un rischio privarsi di uno come Gatti. E non avrebbe torto. Ma qui si parla di scelte che guardano più in là del singolo giocatore. È la filosofia di una società che vuole tornare a vincere, mettendo insieme il bilancio e la passione.

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