Una scelta che potrebbe cambiare il volto della Juventus: domani o venerdì è atteso l’incontro che può segnare una svolta decisiva. Il nome? Di quelli che pesano, eccome
Vi sarà capitato di pensare: “Ma davvero questa è la Juventus?” Già, la stessa domanda che si stanno facendo da settimane in società. E la risposta, a quanto pare, è una sola: no, non è questa la Juve che si aspettavano. Non è quella che Giuntoli e il club avevano immaginato quando hanno puntato tutto su Thiago Motta, scommettendo sul suo calcio fatto di idee, giocate codificate e valorizzazione dei giovani.
Perché poi succede che a parole sembra tutto perfetto, ma sul campo… lo 0-4 con l’Atalanta pesa, e parecchio. E pesa anche l’eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Empoli, roba da stropicciarsi gli occhi e chiedersi se sia tutto vero. Poi arriva il PSV Eindhoven, che ti butta fuori dalla Champions, e la domanda di prima torna più forte: dov’è finita la Juventus?
La situazione è arrivata a un bivio. Anzi, si può dire che Thiago Motta abbia già esaurito le scuse e, a quanto filtra da Torino, anche la pazienza dei dirigenti. Fino a poco tempo fa c’era chi, come Cristiano Giuntoli, cercava di proteggerlo. Di fargli da scudo, come si dice in questi casi. Ma ora, anche il direttore sportivo che lo aveva fortemente voluto, sembra aver preso le distanze.
E mentre il progetto per la prossima stagione va avanti, c’è chi si spinge oltre: si valuta di cambiare panchina subito, senza aspettare l’estate. Una decisione che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile, ma si sa: nel calcio basta poco per stravolgere tutto.
In questi giorni si sono fatti molti nomi per la panchina bianconera. Antonio Conte continua ad agitare i sogni di una parte della tifoseria, Roberto De Zerbi è sempre in orbita ma complicato da raggiungere adesso. Spuntano anche soluzioni ponte, come Igor Tudor o Francesco Magnanelli. E poi c’è l’autorevole candidatura di Stefano Pioli, che resta in corsa pure per il futuro.
La Juventus incontra Roberto Mancini: venerdì l’appuntamento decisivo
Ma in queste ore ce n’è uno che sta prendendo quota. Uno di quelli che, solo a pronunciarlo, ti costringe a fermarti un secondo. E qui arriva la bomba: secondo indiscrezioni apprese dalla nostra redazione, venerdì, o addirittura domani, la Juventus incontrerà Roberto Mancini.
Sì, proprio lui. Il tecnico che ha portato l’Italia sul tetto d’Europa nel 2021, e che adesso scalpita per tornare a sentirsi protagonista dopo l’esperienza, diciamolo, poco esaltante in Arabia Saudita. Mancini ha un passato da tifoso juventino, lo raccontava lui stesso: da bambino sognava Roberto Bettega, e adesso potrebbe sedersi sulla panchina che fu di Lippi e Trapattoni.
Bisogna essere chiari a riguardo: è un incontro esplorativo, niente è ancora definito e non lo sarà certo prima di vedersi. C’è già stata una telefonata dove ci si è espressi il reciproco gradimento, ma l’incontro di giovedì sarà il momento della verità. Poi toccherà alla Juventus decidere se cambiare pelle subito o aspettare.
Ma le possibilità che Roberto Mancini diventi l’allenatore della Juve fin da subito sono molto concrete, specie se con Motta la situazione dovesse precipitare. Non è l’unico nome che c’è sulla lista, quindi restano comunque in piedi le altre candidature, ma dopo l’incontro di domani potrebbe essere sicuramente quello più accreditato.
Quello che filtra è che si presenterà all’appuntamento con Elkann e Giuntoli carico di idee e con un piano per rilanciare subito la squadra. Non solo per salvare la stagione, ma per trasformarla in un trampolino. Perché davanti ci sono ancora tante partite, la Champions League da blindare e il Mondiale per Club da affrontare. E Mancini è convinto di poter incidere, subito, e il fatto di essere un totem della storica rivale bianconera non sembra essere un problema.
200 – Simone #Inzaghi is the 5th coach to reach the milestone of 200 games as #Inter manager in all competitions (since 1929/30), after Helenio Herrera (368), Roberto Mancini (303) Giovanni Trapattoni (233) and Eugenio Bersellini (207). Olympus.#UCL #InterFeyenoord pic.twitter.com/PxsA5x9lMS
— OptaPaolo (@OptaPaolo) March 11, 2025
E qui si arriva al punto. Il destino di Thiago Motta sembra essere segnato. Ma a questo punto, invece di affidarsi a un traghettatore e rischiare di perdere anche il quarto posto, la Juventus potrebbe decidere di andare dritta su Mancini. Un allenatore che conosce la pressione, che sa gestire lo spogliatoio e che ha il carisma giusto per reggere una piazza che non ammette più passi falsi.
Il tempo delle scommesse è finito, serve un profilo pesante. E Roberto Mancini lo è sicuramente.