Zlatan Ibrahimovic, nuova grana: ora cambia tutto nella dirigenza rossonera, il gesto clamoroso dell’ex attaccante
Il Milan sta vivendo senza dubbio una delle peggiori stagioni dell’ultima decade. La squadra è nona in classifica con 47 punti e sono sei le lunghezze di distacco dalla quarta posizione, l’ultima che regala la qualificazione alla prossima Champions League. Insomma, i rossoneri sono rientrati in corsa anche e soprattutto grazie alle due vittore consecutive in rimonta ma la situazione sul campo non è certo delle più rosee.
La squadra sta mostrando dei deficit evidenti, sia nel gioco che in fase difensiva. Troppe lacune e la gestione di Sergio Conceiçao non convince appieno. Sembra scontato, anzi, come vi sarà l’addio a fine stagione tra le parti, con i rossoneri che ripartiranno con un nuovo progetto.
Difficile stabilire quale allenatore si possa sedere sulla panchina rossonera. La situazione è in alto mare e, nonostante qualche nome vi sia già, sono situazioni in divenire che probabilmente saranno approfondite solo a fine stagione. Molto dipenderà anche da come terminerà la stagione il Milan.
Milan, “guerra fredda” nella dirigenza? Cosa sta accadendo
La qualificazione eventuale – ma difficile – alla prossima edizione della Champions League, infatti, garantirebbe una risorsa economica maggiore in grado di programmare con maggiore tranquillità ma anche con più forza la prossima stagione.
Già, ma la situazione è decisamente turbolenta anche in via Aldo Rossi. C’è una sorta di scontro tra Ibrahimovic e Furlani, rispettivamente senior advisor del club e CEO del club. Quest’ultimo è volato negli Stati Uniti la settimana scorsa per incontrare e parlare con Cardinale, rafforzando la sua posizione.
Ed ora? Rumors non confermati raccontano di un Ibrahimovic “depotenziato” nel suo ruolo, relegato quasi a figura di immagine tanto che starebbe valutando il clamoroso addio. Di certo Ibra non è il tipo che si fa mettere in un angolo. E questa sorta di guerra fredda intestina al Milan si sta ripercuotendo anche sulle scelte operative.
Ibra “diserta” gare e Milanello: c’entra anche Conte
La situazione del direttore sportivo da scegliere è un chiaro esempio lampante. Ibra ha già da tempo una sorta di accordo verbale con Igli Tare, senza dubbio uno dei direttori sportivi più capaci, ammirato ed apprezzato alla Lazio per il suo lavoro pluriennale atto a rendere competitiva la squadra ad altissimi livelli.
In rossonero, però, potrebbe finire anche Fabio Paratici come nuovo direttore sportivo. L’ex ds della Juve – oggi al Tottenham – ha visto terminare la squalifica e sarebbe pronto a tornare in Italia con un progetto competitivo. Ed il dirigente porterebbe con sé un regalo niente male, Antonio Conte in panchina, invocato a lungo ma vanamente la scorsa estate dai tifosi rossoneri ed attualmente alla guida del Napoli.
Ibra, intanto, ha già disertato le ultime due gare del Milan, evento mai accaduto da quando ha un ruolo dirigenziale nel club. Ufficialmente l’ex bomber è influenzato, tanto che da giorni non si vede a Milanello. Ma non è esclusa una vera e propria maretta che potrebbe complicare ulteriormente la situazione e renderla sempre più incandescente.