Il Milan è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo, tra i nomi presi in considerazione c’è anche quello che coinvolgerebbe un dirigente squalificato
I rossoneri guardano già al futuro, con la caccia al nuovo direttore sportivo che promette scintille. Questa settimana parte la fase 2 di una ricerca che sembra un intricato gioco di scacchi, con l’ad Giorgio Furlani pronto a fare la mossa decisiva. Un recruiter è stato
ingaggiato per spalleggiarlo, e i nomi in ballo sono almeno cinque.
Ma due figure spiccano su tutte. Non è un mistero che i rossoneri vogliano un ds di peso, qualcuno capace di rimettere in carreggiata una squadra che, dopo lo Scudetto del 2022, ha vissuto alti e bassi da capogiro.
Con la Champions League da inseguire e un mercato estivo cruciale alle porte, serve una mente brillante per costruire il Milan del domani. Ma chi sarà il prescelto? Tra rumours, sogni e qualche ostacolo burocratico, proviamo a fare luce su questa vicenda che tiene i tifosi col fiato sospeso.
Milan, caccia al direttore sportivo: la nuova fase
La settimana che inizia oggi segna un punto di svolta per la ricerca del direttore sportivo del Milan per la prossima stagione. Dopo giorni di chiacchiere e indiscrezioni, la dirigenza rossonera passa all’azione. Come raccontato, un recruiter esperto è stato chiamato a dare una mano a Furlani, segno che il club non vuole lasciare nulla al caso.
Da quando Paolo Maldini ha salutato, il Milan ha navigato tra Geoffrey Moncada e Jovan Kirovski, ma ora è il momento di un ds di peso, capace di prendere in mano le redini sportive. Almeno cinque nomi sono sul tavolo, un ventaglio che va da talenti emergenti a veterani del mestiere. Ma con l’obiettivo di tornare a fare la voce grossa in Italia e in Europa servirà un ds che abbia visione, coraggio e un pizzico di sana follia.
Fabio Paratici Igli Tare: i profili in corsa per il Milan
Tra i candidati, due nomi scaldano il cuore dei tifosi e fanno discutere gli addetti ai lavori: Fabio Paratici e Igli Tare. Partiamo dal primo: Fabio Paratici è un tema caldo, perché l’ex Juventus e Tottenham porta con sé un bagaglio da urlo: 9 Scudetti consecutivi con i bianconeri, ma anche un’ombra. La squalifica per il caso plusvalenze, inflitta nel 2023, scadrà a luglio 2025. Fino ad allora, potrebbe operare solo come consulente, un dettaglio che divide la dirigenza.
Dall’altra parte c’è Igli Tare che ha un nome che sa di riscatto. Per 15 anni ha fatto miracoli alla Lazio, costruendo squadre competitive con risorse limitate e scoprendo talenti come Milinkovic-Savic. Dopo due anni di pausa, l’albanese è pronto a rimettersi in gioco, e il Milan potrebbe essere la sua grande occasione.
Nuovo ds Milan: come cambia la strategia per l’estate 2025
La scelta del nuovo ds non è solo una questione di nomi, ma di visione. Con il mercato estivo del 2025 alle porte, il Milan deve decidere che strada prendere: un restyling totale o una crescita graduale? A prescindere da quale strada si prenderà, uno dei nomi in pole, come detto, è quello di Fabio Paratici, la cui squalifica terminerà in estate.
È uno che ama i grandi nomi – pensate a Ronaldo alla Juve – e potrebbe spingere per colpi da sogno, magari un top player per rinforzare l’attacco o la difesa. Ma c’è il rischio: i suoi ultimi anni a Torino hanno lasciato qualche perplessità, con investimenti non sempre azzeccati. Oltre che i sopracitati problemi di giustizia sportiva.
Tare, invece, porterebbe un approccio più misurato. Con lui, il Milan punterebbe su giovani di talento e allenatori emergenti, come ha fatto con Simone Inzaghi alla Lazio. Qualunque sia la scelta, il nuovo ds avrà un compito da far tremare i polsi: ridare al Milan quella magia che manca da troppo tempo. E i tifosi aspettano solo di tornare a sognare in grande.