Un intreccio di segnali e silenzi che fanno pensare. C’è un dettaglio che potrebbe cambiare tutto nel futuro di Antonio Conte. Ma forse vi è sfuggito
C’è sempre un momento in cui la storia sembra chiudersi. E poi, all’improvviso, ricomincia da capo. Se parliamo di Antonio Conte e della Juventus, è difficile non pensarla così. Una storia di quelle che hanno lasciato il segno, fatta di trionfi e addii rumorosi, ma anche di un amore che – si sa – quando è stato vero, resta sempre lì, da qualche parte. Magari nascosto. Magari pronto a riaccendersi.
E allora vien da chiedersi: davvero Conte ha chiuso la porta a un ritorno a Torino? O forse c’è un particolare, piccolo ma importante, che ci siamo persi?
In questo momento, la scena sembra tutta di Napoli. È lì che Conte ha ricostruito la sua immagine di condottiero, portando la squadra in alto dopo un anno turbolento. I tifosi partenopei lo adorano, e lui ricambia con la solita carica, con quei gesti teatrali che da sempre fanno parte del suo repertorio. Tutto perfetto, verrebbe da dire.
Eppure qualcosa non torna. Perché quando si parla del futuro, Conte non è mai chiarissimo. Da settimane ripete che “ci sederemo al tavolo con De Laurentiis per discutere”, ma senza mai mettere un punto fermo. Quella frase, quella che a Napoli tutti vorrebbero sentire – “Resto qui senza se e senza ma” – non è mai arrivata. Non ora. Non a gennaio, quando il mercato invernale non l’ha proprio entusiasmato. Nemmeno adesso che i risultati dicono che lo Scudetto è ancora possibile.
L’ultimo episodio, poi, ha acceso ancora di più i dubbi, benché l’intenzione probabilmente fosse diametralmente opposta. Alla vigilia di un match fondamentale, a Conte hanno chiesto conto di un sondaggio pubblicato da Tuttosport: i tifosi della Juventus lo vogliono indietro, alla guida di quella squadra che per lui è stata casa e famiglia.
Alla vigilia di Venezia-Napoli Antonio Conte ha risposto alle voci che lo vorrebbero alla Juventus il prossimo anno 🔥
Il tecnico azzurro è stato abbastanza netto, nei toni e nei termini usati, riguardo i rumors degli ultimi giorni ‼️#calcionapoli #sscnapoli
📹 SSC NAPOLI pic.twitter.com/dlBUYw2WPT
— Spazio Napoli (@Spazio_Napoli) March 15, 2025
E la risposta è stata, diciamolo, tutt’altro che diplomatica. Faccia scura, toni piccati: “Io non devo rispondere a nessuno, sono giochi mediatici, in Italia questa è proprio un’arte. Qualsiasi risposta possa dare adesso si crea qualcosa. Sono giochi mediatici, ci stanno. E niente, ne prendo atto”.
Ma nemmeno stavolta un “no” secco.
Antonio Conte non dice sì alla Juve. Ma neanche no…
E qui casca l’asino. Perché se davvero Conte volesse spegnere tutto sul nascere, basterebbe poco. Basterebbe dire: “Resto a Napoli, punto”. Ma non lo fa. E forse non è un caso.
Chi conosce Antonio Conte sa che dietro ogni parola, dietro ogni silenzio, c’è un pensiero calcolato. Non è uno che si fa scappare le cose per sbaglio. Se non si sbilancia, è perché sta valutando. Sta aspettando di vedere che succede davvero dalle parti della Continassa.
Nel frattempo, la situazione della Juventus è tutto tranne che stabile. L’arrivo di Thiago Motta, a inizio stagione, aveva acceso l’entusiasmo. Oggi, però, si respira un’aria diversa. L’eliminazione in Europa e una rincorsa al quarto posto che assomiglia più a un’agonia che a una battaglia hanno incrinato le certezze della dirigenza.
Il progetto Motta potrebbe finire prima ancora di essere davvero iniziato, ed è qui che torna il nome di Conte. Perché in fondo, per i tifosi bianconeri, lui è sempre stato quello giusto. Quello che li rappresenta, che urla, che lotta, che pretende. Non a caso, in ogni sondaggio, è il più votato. E chissà che alla fine anche la dirigenza non si faccia sedurre dall’idea di un ritorno romantico.
La verità, al momento, è che Conte si guarda attorno. Napoli gli ha dato tanto, è vero. Ma la Juve resta la Juve. E se dovesse arrivare la chiamata giusta, con un progetto credibile e la voglia di tornare ai fasti di un tempo, potrebbe essere difficile resistere.
D’altra parte, i tifosi del Napoli lo sanno. Non sono tranquilli, anche se fanno finta di niente. E sperano che un finale di stagione trionfale, magari con lo scudetto cucito sul petto, possa convincere Conte a restare. Magari allora dirà quella frase che, per ora, continua a mancare.
Nel calcio, come nella vita, le parole contano. Ma a volte, contano di più i silenzi.