Romelu Lukaku arriva in doppia cifra e fa vincere ancora il Napoli: alcuni dati statistici sulla sua stagione sono davvero impressionanti
C’è stato un momento, durante Napoli-Fiorentina, in cui Romelu Lukaku ha messo tutti a tacere. Letteralmente. Quando si è girato spalle alla porta e subito dopo ha dato quel pallone a Raspadori per il 2-1, lo stadio Maradona ha finalmente realizzato che calciatore stia giocando nel Napoli quest’anno.
Prima ancora aveva già segnato lui, sbloccando la partita con una zampata di quelle che non vedi tanto spesso ultimamente. Una prestazione galattica in un momento nel quale, come sempre, si parla delle sue difficoltà, dei gol mancati, delle partite in cui sembrava lontano anni luce dall’area avversaria.
Ma allora, Romelu Lukaku è una delusione o no?
La risposta non è così scontata come potrebbe sembrare. Se ci fermiamo alle impressioni, è facile schierarsi. Basta guardare qualche partita storta, il linguaggio del corpo un po’ svogliato, e il verdetto è servito: “Non è più lui”. E invece, scavando appena sotto la superficie, c’è un numero che cambia tutta la narrazione. Anzi, ce ne sono due.
Le statistiche che vi faranno ricredere su Romelu Lukaku
Prima però, mettiamo i puntini sulle “i”. Romelu non è quel tipo di attaccante che si inventa da solo la partita. Non è quel nove che va a prendersi palla sulla trequarti e si fa trenta metri palla al piede. O meglio, lo faceva, ma erano altri tempi. Oggi ha bisogno che il pallone gli arrivi addosso, e al Napoli questo succede meno di quanto immaginiamo.
Eppure, i numeri parlano chiaro. Dopo il gol e l’assist contro la Fiorentina, Lukaku è arrivato a 10 reti e 8 assist in campionato. Non male per uno che “segna poco”, vero? Ma c’è di più. Opta ci mette davanti a un dato non banale: Lukaku è andato in doppia cifra di gol per la dodicesima stagione nei Big-5 campionati europei. E in questo particolare club d’élite, davanti a lui c’è solo Robert Lewandowski, che ha fatto meglio in 13 stagioni. E scusate se è poco.
Ma la vera bomba arriva quando si guarda al peso specifico dei suoi gol. E qui viene fuori una verità che pochi si aspettano: ogni volta che Lukaku ha segnato in questa Serie A, il Napoli ha vinto. Non un pareggio, non una sconfitta. Vittoria piena, tre punti in tasca.
Tradotto: i suoi 10 gol hanno portato 30 punti. Un dato che fa strabuzzare gli occhi, considerando che in alcune fasi della stagione sembrava più una comparsa che un protagonista.
Un altro dato impressionante: Lukaku è più vicino a Retegui che a Vlahovic
Ma non è finita. Se andiamo a vedere i tiri in porta, il belga sfodera numeri ancora più impressionanti. In stagione, ha tirato 44 volte, di cui 18 nello specchio, e ha segnato 10 gol. Fatte due conti, significa che Lukaku segna il 55% delle volte che inquadra la porta.
E se lo confrontiamo con gli altri attaccanti del campionato? Lautaro Martínez, ad esempio, ha tirato 87 volte, centrando lo specchio 30 volte, con 10 gol all’attivo: 33% di conversione. Vlahovic si ferma al 39%, mentre Moise Kean, il più “simile” a lui, arriva al 44%. Solo Retegui fa meglio, con un impressionante 73%, ma parliamo di un contesto diverso.
Quindi, se pensavate che Lukaku fosse un peso per la squadra, i numeri raccontano un’altra storia: è concreto, chirurgico, e più decisivo di quanto gli venga riconosciuto. Forse non farà innamorare a ogni tocco, ma se il Napoli continua a portare a casa punti grazie ai suoi gol pesanti, allora vale la pena ripensare la storia. Perché nel calcio, si sa, non conta quante volte tocchi palla, ma cosa ci fai quando ce l’hai.