Ha vinto un Europeo, poteva vincere anche qualcos’altro: la storia di quella telefonata con il presidente De Laurentiis e un “what if” grosso così
Immaginate uno scenario alternativo in cui il Napoli, nella stagione 2022/23, avesse aggiunto un altro campione d’Europa alla sua rosa, proprio nell’anno dello storico scudetto. Ebbene, ci siamo andati vicini.
Federico Bernardeschi, oggi in MLS con la maglia del Toronto, ha svelato un retroscena che in pochi conoscevano: il suo passaggio in azzurro era praticamente fatto.
A raccontarlo è lo stesso ex Juventus, intervistato da Il Mattino: “Sì, sono stato davvero tanto vicino al Napoli nel 2022. Il presidente chiamò il mio agente dell’epoca e la trattativa entrò nel vivo. Napoli è una piazza che ti dà tanto, vive di calcio e vive solo per il calcio. Una cosa del genere può solo far piacere a un giocatore. Poi le cose non si concretizzarono e io sono volato qui in Canada”.
Un colpo sfumato, dunque, ma che avrebbe potuto cambiare molte cose. All’epoca, il Napoli era nel bel mezzo della ricostruzione post-Insigne, con Spalletti al timone e una squadra pronta a prendersi l’Italia. Bernardeschi, con la sua esperienza e duttilità, avrebbe potuto rappresentare un tassello importante nel mosaico che poi si è rivelato vincente.
Un’ipotesi affascinante. Con lui in rosa, il Napoli avrebbe potuto contare su un’alternativa di esperienza per le fasce, magari alternandolo con Politano o Lozano. Chissà, forse avrebbe anche contribuito con qualche giocata decisiva nella cavalcata tricolore. Ma il calcio, si sa, è fatto di sliding doors, e questa si è chiusa prima ancora di aprirsi del tutto.
Un retroscena molto gustoso: pensare che sarebbe potuto essere Federico Bernardeschi a prendere il posto di Lorenzo Insigne al Napoli e poi si sono ritrovati, in Canada, nella stessa squadra, fa sorridere e riflettere su quanto sia strano il calcio: e chissà se poi sarebbe esploso Kvaratskhelia e cosa sarebbe accaduto dopo.
Bernardeschi, campione d’Europa con l’Italia nel 2021, non ha mai più ricevuto chiamate dal Napoli, né da Spalletti in veste di commissario tecnico della Nazionale.
“No, mai. Ma non mi nascondo dietro un dito. Ogni mia scelta è ponderata. So come funziona il calcio, soprattutto quello in Italia e sapevo benissimo che scegliendo la MLS avrei rinunciato a delle cose importanti. Ne ero consapevole. Sapevo quello che mi potevo perdere e sapevo quello che potevo trovare. Non mi aspetto assolutamente niente”.
Un pensiero lucido e senza rimpianti, che lascia intendere quanto il trasferimento in Nord America sia stata una scelta di vita, più che di carriera. A Toronto, Bernardeschi ha trovato stabilità, ma anche una realtà calcistica molto diversa da quella italiana. Lontano dai riflettori della Serie A, ma con la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta per sé.
Il retroscena aggiunge un tassello interessante alla storia recente del Napoli e dimostra, ancora una volta, quanto il club azzurro abbia puntato a profili di alto livello negli ultimi anni. Bernardeschi ha scelto il Canada, il Napoli ha scelto di percorrere un’altra strada. Due destini separati, ma che per un momento, nell’estate del 2022, sembravano pronti a incrociarsi.
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