Gian Piero Gasperini non è più così vicino alla Roma: quell’intervista “galeotta” e il club che lo sta corteggiando dall’estero
C’è un momento preciso in cui una bella storia d’amore che stava nascendo rischia di arenarsi prima ancora di iniziare. Non servono grandi annunci o dichiarazioni ufficiali. Basta un silenzio più lungo del solito, uno sguardo diverso, qualche parola di troppo nel posto sbagliato.
Nel caso della Roma e di Gian Piero Gasperini, il campanello d’allarme è squillato forte dopo una frase buttata lì da Francesco Totti durante ‘Viva El Futbol’ con Antonio Cassano: “Gian Piero Gasperini non mi fa impazzire. Gioca a uno contro uno a tutto campo. Io e Cassano con lui non potremmo giocare”, ha affermato tra il serio e il faceto.
Diciamolo chiaramente: a Roma, se Totti parla, la città ascolta. Sempre. Non importa se non ha un ruolo ufficiale nella società o se è passato un bel po’ di tempo dalla sua ultima apparizione in campo. Il Capitano è ancora un punto di riferimento per i tifosi, e quando esprime un parere su una scelta delicata come quella del nuovo allenatore, è impossibile non sentirne il peso.
Non a caso da quel giorno l’entusiasmo per il possibile arrivo di Gasperini sembra essersi un po’ affievolito fra i tifosi. E in una città come Roma, in cui la passione per il calcio si mescola alla politica, alle opinioni forti e agli equilibri delicati, un allenatore che non parte con il favore della piazza rischia di trovarsi già con un piede nella buca prima ancora di firmare il contratto.
Il peso delle parole di Totti e i “casi” Florenzi e Spalletti
La storia lo insegna. Basta pensare a quanto sia stato difficile il percorso di Alessandro Florenzi, mai davvero riconosciuto come erede della fascia, anche per qualche uscita non proprio accomodante di Totti, o anche semplicemente l’affaire Spalletti.
Oppure, per restare ai giorni nostri, al rapporto tra il Capitano e Daniele De Rossi, un legame che ha avuto un impatto enorme sulle scelte della società, nel bene e nel male.
Il punto, quindi, non è che Totti abbia il potere di veto sulle decisioni della Roma. Ma la sua voce contribuisce a plasmare l’ambiente, e se la tifoseria sente un certo scetticismo, il rischio è che la candidatura di Gasperini perda forza prima ancora di decollare.
Quindi, dove porta tutto questo? La sensazione è che la pista che portava Gasperini alla Roma non sia più così dritta come dopo la telefonata fra lui e Ranieri. I dubbi della piazza, l’eco delle parole di Totti, le opportunità dall’estero: tutti questi fattori stanno rendendo la trattativa sempre più complicata.
Gasperini, tentazione Bundesliga: c’è il Bayer Leverkusen
E mentre nella capitale si fanno i conti con umori e pressioni e soprattutto con le parole di Francesco Totti, un altro fattore si è messo di traverso: il mercato estero. Già, perché Gasperini non è un nome che attira solo in Italia. Dalla Bundesliga sono arrivate voci sempre più insistenti, e in particolare c’è un club che lo sta osservando con grande interesse: il Bayer Leverkusen.
Il motivo? Xabi Alonso è destinato a una big e i tedeschi vogliono un allenatore che possa portare avanti il progetto con un’identità precisa. E chi meglio di un tecnico come Gasperini, che da anni riesce a costruire squadre spettacolari, valorizzando giocatori e rendendoli pezzi pregiati del mercato?
Per lui potrebbe essere la chance della vita. Dopo una carriera passata a costruire e ricostruire squadre in Serie A, un’esperienza all’estero rappresenterebbe una sfida completamente nuova. E parliamoci chiaro: in Italia gli allenatori vengono triturati con una velocità impressionante.
Al primo passo falso, si parla di esonero. In un contesto come la Bundesliga, invece, potrebbe trovare il tempo e la tranquillità per lavorare con meno pressioni.