Napoli, Antonio Conte ha l’uomo scudetto: è lui il calciatore, in passato ha già dimostrato di esserlo
Il Napoli è in piena corsa per il titolo. Gli azzurri sono usciti indenni dalla sfida del Maradona contro l’Inter capolista e, anzi, hanno pure da recriminare. Un dominio totale in campo, un secondo tempo in cui l’Inter è stata costretta solamente a difendersi con Lukaku e compagni che hanno imperversato sul terreno del catino di Fuorigrotta.
E l’1-1 di Billing arrivato all’87’ sta addirittura stretto agli azzurri che hanno disputato senza dubbio la miglior gara stagionale. Conte ne è cosciente tanto da essersi spinto in conferenza stampa a svelare come il Napoli sia lì, in piena corsa pronto ad approfittarne. Sabato scorso è mancato il controsorpasso ai danni dell’Inter ma ora la testa è rivolta alle ultime 11 giornate di campionato, per un rush finale in cui si proverà a conquistare il maggior numero di punti possibili.
Il mercato, che sembrava un punto debole del Napoli dopo quanto accaduto a gennaio, si è invece rivelato un punto di forza, almeno contro i nerazzurri. Antonio Conte ha è riuscito a trarre il massimo anche dai calciatori che sono stati ingaggiati nella sessione invernale. E così non deve sorprendere più di tanto se a far gol sia stato proprio Billing, subentrato al 77′ e decisivo pochi minuti dopo.
Un gol che potrebbe riscrivere la sua storia in azzurro ma anche quella della squadra in questo campionato. Billing marcatore ma nella gara contro l’Inter c’è stata anche un’altra notizia positiva, oltre all’intensità messa in mostra sul campo. Se il danese potrebbe aver realizzato un gol di fondamentale importanza in chiave scudetto, anche Noah Okafor ha fatto la sua parte.
L’esterno è arrivato l’ultimo giorno d mercato (anzi, nelle ultime ore prima del gong del 3 febbraio) per sostituire Kvaratskhelia al PSG. Una soluzione tampone, d’emergenza, con il ds Manna che non è riuscito a portare a conclusione alcuna delle trattative impostate.
Da Garnacho ad Adeyemi, fino a Ndoye e Saint-Maximin: tutti saltati per motivi differenti. E, con il cerino pressocché in mano, ha bussato alle porte del Milan per portare a casa il nazionale elvetico. Un calciatore in uscita da Milanello ed arrivato in azzurro in evidente sovrappeso, decisamente fuori forma dopo aver superato un infortunio a dicembre.
Se i primi spezzoni di gara non avevano entusiasmato, contro l’Inter si è visto un calciatore completamente differente. Le sue serpentine sulla corsia mancina hanno messo ulteriormente in difficoltà la difesa nerazzurra risultando determinante negli assalti finali.
Okafor è tirato a lucido, come ha mostrato lui stesso in una storia su Instagram: i chili di troppo sono spariti, “merito” del metodo Conte che ha rivitalizzato al massimo l’esterno elvetico. I dati resi noti dalla Lega Calcio hanno mostrato l’incidenza del calciatore sulla partita.
Il classe 2000, in modalità Sprint, superando i 15 km/h, quindi, ha corso ad una velocità di 28.1 km/h, numeri davvero impressionanti per il calciatore che può rivelarsi davvero un punto di forza, almeno come subentrante. Un po’ il suo pane quotidiano: basti pensare che nella scorsa stagione, con la maglia del Milan, è risultato un “dodicesimo” più che incisivo.
Ben cinque i gol entrando in campo a gara in corso, con lo svizzero che sfrutta la sua tecnica e velocità contro squadre stanche per poter imporre il suo marchio sulla gara. Nella scorsa stagione fu decisivo per il secondo posto del Milan chissà se quest’anno regalerà il titolo al Napoli convincendo anche Manna a riscattarlo a fine stagione.
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