Disastro Milan, buco di 250 milioni: ci sono 4 cessioni inevitabili

Il mercato del Milan fra occasioni sprecate e valori depauperati: il conto è in rosso di 200 milioni e questa estate sarà rivoluzione

Gerry Cardinale, proprietario del Milan
Disastro Milan, buco di 200 milioni: ci sono 4 cessioni inevitabili (Foto: Ansa) – serieanews.com

Era il 2023 e il Paris Saint Germain era pronto a mettere sul tavolo 80 milioni per Mike Maignan. Il Milan fece muro, convinto di proteggere il suo miglior portiere dai tempi di Dida.

Oggi, con un contratto in scadenza nel 2026, il suo valore è crollato a 30 milioni. Una svalutazione impensabile per un portiere considerato tra i migliori al mondo, ma le ultime stagioni hanno ridimensionato il suo appeal sul mercato.

E se Maignan è stato un affare mancato, il discorso si fa ancora più pesante con Theo Hernandez. Due anni fa, il terzino sinistro valeva almeno 70 milioni e giravano cifre – un po’ irrealistiche – addirittura vicine ai 100, una cifra che oggi sembra un miraggio.

Anche per lui pesa la scadenza 2026, che costringe il Milan a venderlo in estate o rischiare un deprezzamento ulteriore. Le stime attuali parlano di 30 milioni come cifra massima realizzabile. Praticamente meno della metà di quello che avrebbe potuto garantire una cessione al momento giusto.

Tomori e Leao: valore in picchiata per entrambi

Il nome di Fikayo Tomori è un altro esempio lampante della svalutazione rossonera. Dopo lo scudetto del 2022, il centrale inglese valeva oltre 40 milioni.

Adesso, con prestazioni non all’altezza e qualche problema fisico di troppo, il suo valore di mercato si aggira attorno ai 20 milioni. Un colpo durissimo per le casse rossonere, che rischiano di incassare meno della metà rispetto alle aspettative iniziali.

Leao e Tomori del Milan in panchina
Tomori e Leao: valore in picchiata per entrambi (AnsaFoto) – serieanews.com

Ma il caso più clamoroso è senza dubbio quello di Rafael Leao. L’attaccante portoghese è stato al centro di un lungo tira e molla contrattuale e, fino allo scorso anno valeva una cifra blu: ricordate la famosa frase del presidente Scaroni che “con 150 milioni” lo avrebbe impacchettato?

Bene, oggi la valutazione di Leao si è praticamente dimezzata: difficile trovare qualcuno disposto a offrire più di 70 milioni. Troppo poco per quello che doveva essere il leader tecnico della squadra, ma il rendimento altalenante e un Milan meno competitivo hanno ridimensionato il suo impatto sul mercato.

E che dire di Ismael Bennacer? Dopo lo scudetto l’algerino aveva una clausola rescissoria da 50 milioni e molti club inglesi erano pronti a pagarla. Poi è arrivato il grave infortunio e, con esso, la fine delle speranze di una cessione vantaggiosa.

A gennaio, il Milan lo ha lasciato andare al Marsiglia in prestito con diritto per 12 milioni più 3 di bonus. Un downgrade pesantissimo che si aggiunge agli altri per un conteggio drammatico. Già, perché nella differenza fra il valore massimo potenziale e quello che il Milan potrebbe incassare oggi, il risultato è sconfortante: parliamo di circa 250 milioni in meno. Da non credere!

 

A questo punto, il Milan ha una sola via d’uscita: vendere. E vendere subito. Le cessioni di Maignan, Theo Hernandez, Tomori e Leao sembrano inevitabili, perché tenere in rosa giocatori che hanno perso smalto e motivazioni non farebbe altro che prolungare l’agonia.

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