Inter, Simone Inzaghi è ora nei guai: c’è un grande problema per i nerazzurri che può diventare pericoloso
L’Inter sta vivendo una stagione da protagonisti, con 58 punti in classifica, uno in più del Napoli, che si trova al secondo posto. Tuttavia, la gara di ieri al Maradona contro il Napoli ha messo in evidenza una realtà che sta preoccupando sempre più i tifosi nerazzurri: una prestazione opaca, soprattutto nel secondo tempo, dove l’Inter ha subito una netta dominazione da parte dei partenopei.
Con 19 tiri contro i 7 dell’Inter, la squadra di Simone Inzaghi è stata costretta a soffrire per tutta la ripresa, con un gioco troppo rinunciatario e incapace di rispondere agli attacchi del Napoli. Questo risultato ha sollevato nuovi interrogativi sulle ambizioni scudetto dell’Inter, ma ha anche riportato alla luce un problema ricorrente: la propensione a subire rimonte nei momenti decisivi delle partite.
Il pareggio del Napoli nel finale della partita contro l’Inter è solo l’ultimo esempio di un difetto che sembra ripetersi. Con il gol di Billing al 87° minuto, i nerazzurri hanno visto sfumare una vittoria che sarebbe stata fondamentale per allungare in vetta. Un episodio che ha messo in evidenza un problema che, sebbene non nuovo, continua a farsi sentire: il calo di freschezza atletica negli ultimi minuti di partita.
D’altronde, il dato non mente: sono ben 10 i gol subiti dall’Inter nei quarto d’ora finale di gioco, un numero significativo che suggerisce che qualcosa non stia funzionando nella gestione della condizione fisica della squadra.
Inoltre, il dato più allarmante riguarda le rimonte subite. In questa stagione, l’Inter ha già dovuto fare i conti con quattro rimonte da situazioni di vantaggio, perdendo così 8 punti che potrebbero rivelarsi fondamentali nella lotta per il titolo. Questi punti persi hanno il sapore amaro di opportunità sprecate e mettono in evidenza un aspetto tattico da rivedere.
L’Inter, infatti, ha pagato un calo di concentrazione che si è manifestato non solo in campionato, ma anche in Champions League, come nel caso della sconfitta contro il Bayer Leverkusen, e nella finale della Supercoppa Italiana contro il Milan, quando la squadra ha visto ribaltarsi un risultato favorevole negli ultimi minuti di gioco.
Cosa sta accadendo all’Inter nei minuti finali delle partite? In parte, la risposta potrebbe trovarsi nel tipo di gioco che la squadra adotta, particolarmente dispendioso per gli esterni e i centrocampisti. Un pressing intenso, un ritmo elevato, che nei primi 2/3 di gara ha dato i suoi frutti, ma che nella parte finale si è trasformato in un boomerang.
La squadra tende ad abbassare il baricentro, attirando troppo gli avversari nella propria metà campo, il che aumenta la possibilità di subire gol, soprattutto contro squadre che sanno approfittare di questi cali di intensità.
Un altro fattore da considerare è la gestione dei cambi. Simone Inzaghi ha spesso cercato di dare freschezza con i sostituti, ma diversi giocatori subentrati non sono riusciti ad avere l’impatto sperato. Correa e Frattesi, per esempio, non sono riusciti a dare la scossa in una partita dove l’Inter avrebbe dovuto chiudere il match.
Problemi di condizione fisica, uniti a un’autostima traballante, hanno impedito a questi calciatori di esprimersi al meglio. Non sorprende, quindi, che il rendimento dei subentrati non sia stato sempre all’altezza delle aspettative. In una settimana in cui Arnautovic, rilanciato dalla buona prestazione in Coppa Italia contro la Lazio, sembrava pronto a dare il suo contributo, Inzaghi ha preferito optare per altre soluzioni, contribuendo a una gestione delle risorse che ha sollevato più di qualche dubbio.
Cosa deve fare l’Inter per rimediare a questo problema? Innanzitutto, deve lavorare sulla gestione della partita e sulle energie. Non si può permettere di abbassare il ritmo negli ultimi minuti, soprattutto quando si è in vantaggio. In secondo luogo, l’allenatore dovrà trovare il giusto equilibrio nei cambi, dando più fiducia a chi ha dimostrato di essere in forma e pronto a entrare. Ma soprattutto, serve una riflessione sulla condizione fisica complessiva della squadra, che deve restare al top per tutta la durata del match.
La domanda resta: l’Inter sarà in grado di correggere questo difetto e mantenere la concentrazione nelle fasi cruciali delle partite? O rischierà di veder sfumare il sogno scudetto per gli stessi motivi che le hanno fatto perdere punti cruciali finora?
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