In casa Fiorentina De Gea e Kean sono due pilastri ma è un altro il calciatore fondamentale per Palladino
La vittoria contro il Lecce, arrivata nell’anticipo del venerdì pur senza brillare, è senza dubbio stata una boccata d’ossigeno per la Fiorentina ma anche e soprattutto per Raffaele Palladino. Il tecnico ex Monza era finito nel mirino della critica dopo le tre sconfitte consecutive, con voci incontrollate di esonero in caso di nuovo risultato negativo contro i salentini.
Ed invece, almeno per il momento, il tecnico ha conservato la sua panchina e può continuare a lavorare provando a scongiurare altre crisi di risultati. I viola hanno 45 punti in classifica, in piena lotta per l’Europa ed a quattro lunghezze dalla Juventus quarta, ultima posizione che regala la qualificazione alla prossima Champions League. I bianconeri, però, scenderanno in campo domani contro il Verona in una gara in cui sembra scontato il successo.
Di certo c’è che Palladino ha portato la Fiorentina a lottare sia per la più nobile delle competizioni europee che per la Conference League, con i Viola impegnati contro il Panathinaikos, avversario ostico ma non irresistibile.
Kean è decisivo ma Palladino ha un pallino
La Fiorentina si appresta a vivere settimane davvero intense, quindi, tra Serie A e Conference con gli impegni che si accavalleranno uno dopo l’altro. E Palladino dovrà sfruttare la profondità della rosa sperando anche che qualche pedina fondamentale possa recuperare in vista delle prossime gare.
In primis Moise Kean, il bomber principe della Viola, il vice cannoniere del campionato. Dopo il trauma cranico nella sfida di Verona, l’attaccante sta recuperando ed aspetta l’ok dai medici per tornare in campo. Napoli domenica prossima oppure la gara di Conference, queste le date messe nel mirino dal centravanti.
Ai box anche Adli ma pure Colpani e Folorunsho oltre naturalmente ad Edoardo Bove. Tutti calciatori della mediana, per un reparto quasi in totale emergenza. Con la speranza di poter recuperare almeno qualche calciatore, Palladino ha un fedelissimo su cui poter contare ad occhi chiusi, un calciatore che è il vero protagonista assoluto della formazione viola.
Fiorentina, Gosens imprescindibile: quando sarà riscattato
Il riferimento è naturalmente a Robin Gosens. L’esterno è stato il match winner contro il Lecce ma il suo apporto non si sofferma solo alle reti realizzate, anzi. Affidabile, il tedesco è un vero e proprio leader della squadra viola, tornato decisivo come ai tempi dell’Atalanta, quando le sue prestazioni convinsero l’Inter ad investire su di lui.
La cessione poi all’Union Berlino e la scorsa estate il passaggio in viola. Gosens, in questa stagione, ha saltato solo una gara, con Palladino che l’ha preferito fin dallo scorso agosto a Biraghi e Parisi (il primo ceduto addirittura a gennaio) sia nel 3-5-2 a tutta fascia che nel 4-2-3-1.
Il gol al Monza, poi contro il Genoa ed il Lecce (oltre alla rete realizzata contro il San Gallo) dimostrandosi davvero un acquisto più che azzeccato da parte della Fiorentina. Società che a breve lo acquisterà a titolo definitivo. La scorsa estate è stato infatti ingaggiato con la formula del prestito oneroso di 750mila euro e sette milioni per il riscatto.
Un riscatto che si trasforma in obbligo allo scoccare del 60% delle presenze da titolare del calciatore. Ed il dato è presto fatto. Fin qui ha disputato 23 gare delle 32 disputate dalla Fiorentina – vanno escluse le sfide contro Juve (15′) e Napoli (31′) – e ve sono ancora 11 di campionato più eventuali sette di Conference (ammesso che la Fiorentina arrivi fino alla finale): di fatto il traguardo è davvero vicinissimo.