Esonero Conceicao, un big già da subito: sì, ma ad una condizione

Chi sarà l’allenatore del Milan in caso di esonero di Sergio Conceiçao? C’è un’ipotesi molto intrigante, ma solo in un caso specifico

Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, disperato
Esonero Conceicao, un big già da subito: sì, ma ad una condizione (Foto: Ansa) – serieanews.com

Ci sono partite che non sono solo partite. Non basta leggere la classifica, non serve guardare le statistiche: certe sfide hanno un significato che va oltre i numeri.

Per Sergio Conceição, quella contro la Lazio era proprio così. Un’ultima possibilità per convincere tutti che il suo Milan non è ancora un progetto fallito. Oppure la conferma che serve un cambio immediato, perché la stagione rischia di finire nel peggior modo possibile. A giudicare da come è maturato il risultato si può azzardare che il portoghese ha le ore contate.

Se fino a qualche settimana fa si pensava a una separazione naturale a fine stagione, adesso lo scenario è cambiato. La sconfitta contro il Bologna ha allontanato i rossoneri dalla Champions e, quel che è peggio, ha fatto emergere la sensazione che la squadra sia alla deriva. Il rischio di rimanere fuori anche dall’Europa League è un lusso che a Casa Milan non possono permettersi.

Nel caso di esonero anticipato, il club rossonero avrebbe due opzioni. La prima, più prudente, porta a un nome storico: Mauro Tassotti. Chi meglio di lui, figura rispettata nello spogliatoio e profondo conoscitore dell’ambiente, per gestire la transizione fino a giugno? Sarebbe una scelta conservativa, un’operazione tranquillizzante per evitare un crollo totale nelle ultime giornate.

Ma c’è anche un’altra ipotesi, molto più intrigante. Una mossa che potrebbe cambiare le prospettive rossonere da subito: Maurizio Sarri.

Sarri e il Milan: si può fare subito, ma con un progetto lungo

Che al Milan Sarri piaccia non è un mistero. Già a gennaio ci sono stati contatti, ma l’affare non è andato in porto. Il motivo? La proposta rossonera era limitata a sei mesi, una sorta di “prova generale” senza certezze per il futuro. E Sarri, che ha sempre lavorato su progetti di medio-lungo termine, non ha voluto accettare una situazione precaria.

Maurizio Sarri guarda da lontano Theo Hernandez
Sarri e il Milan: si può fare subito, ma con un progetto lungo (LaPresse) – serieanews.com

Lo ha detto chiaramente in una recente intervista al Corriere della Sera, quando ha parlato di offerte ricevute che però non lo hanno convinto. In quel no c’era molto del suo modo di intendere il calcio: senza un progetto chiaro, meglio restare fermo.

Ora però qualcosa potrebbe cambiare. Se il Milan decidesse di offrirgli un contratto fino al 2027, di fatto un biennale, le cose assumerebbero un’altra piega. Un impegno a lungo termine darebbe a Sarri il tempo di impostare il suo calcio, di modellare la squadra a sua immagine e somiglianza, senza essere visto come una semplice toppa per salvare la stagione.

Ma c’è un’altra questione che diventa imprescindibile: la fiducia e la pazienza. Sarri è abituato a lavorare con una preparazione estiva solida, con la possibilità di impostare la squadra secondo le sue idee. Subentrare a poche giornate dalla fine, senza mercato e con un ambiente in tempesta, potrebbe non essere il contesto ideale. Quindi bisognerebbe mettere già in conto che può non finire bene e poi in estate resettare e ripartire, come se quest’annata fosse solo un brutto ricordo.

Ecco perché il vero nodo della questione non è tanto se il Milan voglia Sarri, ma se Sarri voglia il Milan in queste condizioni. Se la società gli offrisse subito un progetto biennale, potrebbe essere tentato. Ma se la situazione in classifica dovesse diventare irrecuperabile, potrebbe preferire aspettare giugno.

Il problema è che il tempo stringe e il Milan non può permettersi di sbagliare ancora. Sarà il campo a dare l’ultima parola, ma una cosa è certa: il futuro della panchina rossonera si decide adesso.

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