La sfida dell’Inter in Champions League potrebbe essere fortemente condizionata, e il motivo fa infuriare i tifosi italiani: “Se succedeva in Italia arrivava il rinvio a giudizio”
Certe cose, se succedessero in Serie A, sarebbero oggetto di polemiche infinite. E invece, quando accadono altrove, sembrano passare quasi inosservate.
Il Feyenoord, che si prepara alla sfida con l’Inter negli ottavi di Champions League, si è visto rinviare la partita contro il Groningen, che sarebbe dovuta andare in scena l’8 marzo, proprio tra andata e ritorno con i nerazzurri. Non è il solo: anche l’AZ Alkmaar, impegnato in Europa League, ha ricevuto lo stesso trattamento di favore.
Diverso il discorso per l’Ajax, a cui è stato negato lo stesso tipo di posticipo perché il comune di Zwolle ha fatto sapere di non poter riorganizzare il piano sicurezza. In caso contrario avrebbe avuto lo stesso trattamento. In Olanda funziona così, in Italia un po’ meno. Tradotto: certe squadre possono rifiatare prima delle coppe europee, altre no. Una logica discutibile, se non del tutto arbitraria.
In una competizione come la Champions League, dove ogni dettaglio può fare la differenza, concedere a una squadra il lusso di riposare mentre l’altra gioca può spostare gli equilibri. L’Inter dovrà scendere in campo con il Monza nel weekend tra l’andata e il ritorno, senza la possibilità di prendersi una pausa strategica. Il Feyenoord, invece, arriverà alla seconda sfida con una settimana piena di preparazione.
Le reazioni sui social: “Qui da noi ci sarebbe la rivoluzione”
Sui social, la reazione non si è fatta attendere. I tifosi italiani, ormai abituati a vedersi rispondere con un secco “No” ogni volta che si chiede un piccolo aiuto sul calendario, hanno fatto partire la raffica di commenti:
“Se fosse successo in Italia, li avrebbero rinviati a giudizio”.
“Qui da noi una cosa del genere scatenerebbe la rivoluzione”.
“Grazie, in quel campionato giocano in 10 squadre, per loro è tutto più semplice”.
L’irritazione nasce da un dato di fatto: in Italia, anche quando una squadra chiede un posticipo per preparare al meglio una gara decisiva in Europa, nella maggior parte dei casi riceve un rifiuto. Anche perché, come abbiamo visto, basta una partita rinviata per creare un intasamento al calendario impressionante.
Eppure, altrove sembra che il calendario si possa modellare a piacimento. Un vantaggio troppo evidente? L’Italia, che già viene da una figuraccia enorme nella fase playoff, dovrebbe riflettere un po’ su questa vicenda.
Non è la prima volta che si parla di discrepanze nel trattamento tra i campionati europei. La domanda resta sempre la stessa: possibile che in alcuni paesi sia tutto così flessibile mentre altrove ogni richiesta diventa un’odissea? E soprattutto, cosa succederebbe se fosse un club italiano a ricevere lo stesso privilegio? Forse, invece di un posticipo, ci troveremmo a discutere di sanzioni e polemiche senza fine.