Un grande spavento per il centrocampista nato a Napoli: rapito dopo l’allenamento, rilasciato dopo due ore. Cosa è successo
Un’esperienza da incubo, di quelle che segnano a vita. Di Nicolas Fonseca probabilmente ricorderete il papà, Daniel, ex attaccante di Napoli e Juventus. Il 26enne centrocampista del Club León ha vissuto momenti di terrore il 27 febbraio scorso, quando è stato rapito mentre si recava al centro sportivo La Esmeralda, in Messico.
Una storia che ha fatto rapidamente il giro dei media locali, lasciando tutti con il fiato sospeso. Ma la cosa più incredibile? Dopo poche ore, anziché fermarsi, è tornato in campo.
Nato a Napoli, con un passato nelle giovanili di Milan e Novara, Fonseca stava guidando il suo SUV quando è stato bloccato da un gruppo di uomini armati a bordo di un pick-up. I malviventi non gli hanno lasciato scampo: lo hanno costretto a salire con loro e lo hanno portato a circa 25 km di distanza, lontano da occhi indiscreti.
L’intento era chiaro: rapina. Soldi, orologio, gioielli – tutto ciò che aveva di valore gli è stato sottratto. Ma, fortunatamente, dopo circa due ore, il calciatore è stato rilasciato illeso. Un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori.
“Sono grato di essere andato via con le mie gambe”, ha dichiarato Fonseca, visibilmente provato ma determinato a non lasciarsi abbattere.
Dal terrore al campo: l’allenamento subito dopo il fatto
Se qualcuno si fosse aspettato un suo stop forzato, si sbagliava di grosso. Nicolas Fonseca ha deciso di reagire come fanno i veri combattenti: tornando in campo. Dopo il drammatico episodio, il giocatore non ha saltato neanche un allenamento, mettendosi subito a disposizione del Club León in vista della sfida di campionato contro il Tijuana.
Una scelta che la dice lunga sulla sua tempra. Nonostante lo shock e la paura, il centrocampista uruguaiano ha preferito voltare pagina subito, senza lasciarsi sopraffare dall’episodio.
Per chi segue il calcio sudamericano, il nome Fonseca non è certo nuovo. Nicolas, come dicevamo è il figlio di Daniel Fonseca, ex attaccante uruguaiano che ha scritto pagine importanti della Serie A. Oggi il padre fa il procuratore, ma il giovane Nicolas ha deciso di costruirsi una carriera tutta sua partendo proprio dall’Italia, dove ha giocato nelle giovanili di Milan e Novara.
Dopo il River Plate (Argentina), ha accettato l’offerta del Club León a gennaio, firmando un triennale con opzione per una quarta stagione, per una cifra intorno ai 2 milioni di euro. Un investimento importante per la squadra messicana, che ora si ritrova con un giocatore dal carattere di ferro.
L’episodio che ha coinvolto Fonseca non è purtroppo un caso isolato. Il Messico è noto per essere un paese dove la sicurezza dei calciatori, soprattutto quelli stranieri, è spesso a rischio. Diversi atleti, in passato, sono stati bersaglio di sequestri lampo e rapine.