Napoli-Inter, “maranza” vs napoletani: un pericolo da non sottovalutare

Cosa succede quando una partita di calcio si trasforma in qualcosa di più oscuro? Il pericolo dello scontro fra “maranza” e napoletani nasce dai social

Scontri tra tifosi con i loghi di Napoli e Inter
Napoli-Inter, “maranza” vs napoletani: un pericolo da non sottovalutare (Foto: Ansa) – serieanews.com

Napoli-Inter non sarà soltanto una sfida scudetto. O meglio, speriamo sia solo questo, ma i campanelli d’allarme dai social non vanno mai sottovalutati e per questo c’è il timore che non sia proprio così.

Già, perché la partita potrebbe essere rovinata da un confronto sterile che rischia di sfociare in violenza tra gruppi giovanili. La provocazione arriva dai cosiddetti maranza, giovani noti per la loro cultura da strada e per l’uso massiccio dei social, che hanno lanciato una sfida ai tifosi del Napoli, minacciando di portare il loro caos a Fuorigrotta.

Quello che sembrava un gesto di pura provocazione si è presto trasformato in una minaccia reale, con tanto di video, post e hashtag in cui i gruppi “maranza” hanno promesso che, il 1° marzo, saranno pronti a “far guerra” ai tifosi partenopei.

Ma cosa vuol dire esattamente? Qual è la portata di una simile provocazione? La risposta a queste domande non è affatto rassicurante. Non stiamo parlando di una semplice rivalità calcistica o di uno scambio di battute da bar: qui si parla di un rischio concreto di escalation violenta.

Le parole utilizzate sui social hanno creato una reazione incontrollata da parte di alcuni giovani napoletani, che non si sono fatti attendere nel rispondere a tono. In un clima già teso, dove il calcio rappresenta spesso soltanto l’occasione per scatenare la propria rabbia sociale, questa sfida ha messo in luce quanto possa essere pericoloso lasciar sfuggire il controllo delle proprie emozioni attraverso la rete.

Il timore degli scontri fra giovani napoletani e “maranza” è reale

Le autorità locali, preoccupate per la possibilità che si ripetano incidenti già visti in altre città d’Italia, hanno immediatamente reagito. Luigi Musto, presidente della Commissione Politiche Giovanili e del Lavoro, ha definito la minaccia dei maranza “gravissima” e ha fatto un appello urgente per un intervento immediato.

Polizia a Napoli in assetto antisommossa
Il timore degli scontri fra giovani napoletani e “maranza” è reale (AnsaFoto) – serieanews.com

“Bisogna intervenire subito, prima che questa folle minaccia possa trasformarsi in qualcosa di più grave e violento”, ha dichiarato Musto, esortando anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ad interpellare il ministro dell’Interno. E non è certo un’esagerazione. Quando una partita di calcio diventa un pretesto per mettere in pericolo l’incolumità delle persone, il rischio non riguarda solo il risultato sportivo, ma la sicurezza pubblica.

La richiesta di Musto di prevenire la violenza attraverso un intervento immediato non è solo giusta, ma necessaria. Napoli, già una città che vive la passione calcistica come un’esperienza totalizzante, rischia di essere travolta dalla violenza tra bande giovanili.

La storia insegna che quando si innescano dinamiche di questo tipo, la soluzione non arriva mai semplicemente con il passare del tempo. Occorre fermare sul nascere ogni tentativo di violenza.

Non dimentichiamo, poi, che questa non è una questione che riguarda solo i tifosi e i gruppi giovanili. La responsabilità di far rispettare l’ordine pubblico in occasione di eventi sportivi spetta a tutti, e le istituzioni hanno il compito di proteggere la sicurezza dei cittadini e di garantire che gli stadi e le strade non diventino teatri di violenza gratuita.

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